"I mercati obbligazionari stanno
vivendo settimane di flessioni consistenti dei rendimenti. La
pausa al rialzo attuata dalle banche centrali viene sempre più
interpretata come la fine del ciclo rialzista, con l'inflazione
in ritirata, per ora a livello complessivo, anche grazie alla
riduzione dei prezzi dell'energia, ma in prospettiva anche al
netto dei prezzi volatili di energia e alimentari".
E' quanto afferma Mario Seminerio, investitore professionale,
in merito alle prossime mosse della Bce secondo cui "la
flessione dei rendimenti è stata così rapida e pronunciata che
ora i prezzi scontato una riduzione dei tassi ufficiali già
dalla prossima primavera, sia in area euro che negli Stati
Uniti. E' possibile che i mercati si siano portati troppo
avanti, visto che ora scontano per il 2024 un calo dei tassi
ufficiali fino a un punto percentuale e mezzo".
"I prossimi mesi - sottolinea - diranno, ma cresce la
sensazione che siamo entrati in un percorso di riduzione delle
pressioni sui prezzi che consentirà un allentamento monetario,
pur se magari non della magnitudine scontata da mercati che si
muovono sempre in modalità tumultuose.
Il punto centrale, soprattutto in Europa, resta quello di
accompagnare la disinflazione a condizioni di espansione o
comunque di non cadere in una recessione che rischia di essere
non solo congiunturale, date le difficoltà della Germania e gli
impatti critici del finanziamento della transizione energetica
nel Vecchio continente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA