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Global compact network Italia, oltre 500 le imprese aderenti

Global compact network Italia, oltre 500 le imprese aderenti

Rete dell'Onu sulla sostenibilità, anche Ferrari e Tod's

ROMA, 22 gennaio 2024, 16:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cresce il network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite: nel 2023, la rete che rappresenta la più grande iniziativa di sostenibilità d'impresa al mondo, ha superato per la prima volta in Italia le 500 realtà ed è composta oggi da 510 aziende. Tra le adesioni più recenti ci sono simboli del made in Italy come Ferrari e Tod's, sedi locali di gruppi internazionali come Leroy Merlin Italia e realtà del settore finanziario come Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano.
    Nel 2023 sono stati 115 i nuovi aderenti. Le piccole e medie imprese continuano a rappresentare la maggioranza degli aderenti con il 55% del totale, ma le grandi aziende sono passate lo scorso anno dal 35% al 45%. La partecipazione è dunque sempre più bilanciata, favorendo lo scambio e l'interazione tra realtà di diverse dimensioni, anche in una logica di filiera. Aumenta anche la diversificazione tra i vari settori merceologici che toccano comparti chiave dell'economia italiana e spaziano dall'energia alla moda, fino alla grande distribuzione e le utilities.
    "La crescita delle adesioni all'Un Global Compact conferma la consapevolezza sempre crescente del settore privato italiano sul ruolo positivo che può giocare a favore della sostenibilità", ha commentato Marco Frey, Presidente dell'Un Global Compact Network Italia.
    A dimostrarlo sono anche i numeri che emergono dalla ricerca Global Private Sector Stocktake, realizzata insieme ad Accenture e condotta su 2.800 aziende mondiali, di cui oltre 130 del nostro Paese. Lo studio evidenzia che l'82% delle aziende italiane ha modificato prodotti e servizi per allinearsi ad almeno un Sdg: un dato superiore alla media globale, che invece si attesta al 78%. Per colmare il gap che abbiamo nei confronti degli obiettivi dell'Agenda 2030, occorre però che questo cambiamento si diffonda e intensifichi, grazie anche alla collaborazione con gli altri attori chiave (le istituzioni, la finanza, i consumatori)" ha dichiarato Frey.
   

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