Carenza pezzi di ricambio con un boom
di furti e il rischio di una stangata sui costi delle polizze Rc
auto. E' uno degli impatti sui cittadini provocati in dalla
crisi in atto nel Mar Rosso secondo quanto denuncia Assoutenti
in seguito alle valutazioni di Federcarrozzieri. Per
l'associazione dei consumatori l'aumento delle tariffe potrebbe
essere del 5% con una maggiore spesa da 635 milioni di euro per
assicurati
"I ritardi nelle consegne della componentistica per le auto e
dei pezzi di ricambio legati alle difficoltà nei traporti
nell'area del Mar Rosso determinano a danno dei consumatori non
solo aumenti diretti, ma anche rincari indiretti - spiega il
presidente di Federcarrozzieri Gabriele Melluso - La carenza di
componenti e ricambi sul mercato, infatti, da un lato rischia di
causare un incremento dei costi delle riparazioni delle auto
incidentate, dall'altro un aumento di furti di autovetture nelle
città italiane, che possono riguardare anche solo singoli pezzi
delle macchine, come già avvenuto nel 2022 a seguito dello
scoppio della guerra in Ucraina e della conseguente crisi
dell'automotive. Ciò comporterà inevitabilmente una escalation
dei costi in capo alle compagnie di assicurazioni che saranno
scaricati sui consumatori attraverso un incremento delle tariffe
Rc auto, già rincarate a fine 2023 del +7,8% su base annua".
"Un eventuale aumento del +5% dei prezzi delle polizze come
impatto della crisi del Mar Rosso, darebbe vita ad una stangata
da complessivi 635 milioni di euro solo sulla categoria degli
automobilisti e solo a titolo di maggiore spesa sull'Rc auto" -
conclude Melluso.
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