La Fiat Panda - modello
iconico di Stellantis, leader di mercato in Italia e in Europa,
con oltre 8 milioni di unità vendute nella sua storia -
continuerà a essere prodotta nello stabilimento italiano di
Pomigliano d'Arco, in Campania, almeno fino al 2027. La
produzione nella fabbrica aumenterà da metà marzo di circa il
20% per soddisfare la domanda in Italia e in Europa. Lo ha
annunciato Olivier Francois, amministratore delegato di Fiat e
direttore marketing globale di Stellantis, in una conferenza
stampa presso la fabbrica campana dove la Panda viene prodotta
dal 2011.
Fiat ha svelato ha svelato la nuova serie speciale Fiat
Pandina. La data di presentazione del 29 febbraio è stata scelta
per rendere omaggio allo storico lancio della prima Panda nel
1980, presentata al presidente della Repubblica Sandro Pertini
nella stessa data.
"La nuova Fiat Pandina - ha spiegato Francois - è un omaggio
all'amore degli italiani per la Panda. Pandina è il soprannome
con cui gli italiani l'hanno sempre chiamata. Sono orgoglioso di
presentare questa serie speciale in un giorno speciale, infatti,
posso anche annunciare che Panda continuerà a essere prodotta a
Pomigliano d'Arco almeno fino al 2027. La storia d'amore tra
Panda e l'Italia continuerà così ancora per molti anni grazie ai
nuovi investimenti che l'hanno resa la più tecnologica e sicura
di sempre. Oggi c'è anche un altro motivo per celebrare la
Panda: abbiamo infatti deciso di aumentare la produzione del 20%
per soddisfare la domanda dei clienti in Italia e in Europa. La
Panda continua a essere leader di mercato in Italia e leader di
segmento in Europa: è anche l'unica ibrida di segmento A del
gruppo".
Dotata di nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida
(Adas), di un nuovo quadro digitale e di un nuovo volante, la
serie speciale Pandina - ha detto Olivier Francois - è più
sicura e tecnologica. Sarà disponibile a partire da quest'estate
nei principali Paesi europei.
Nel 2023 a Pomigliano sono state prodotte 215.000 auto di
cui 132.700 Panda. I lavoratori sono 4.300, a gennaio è finita
la solidarietà.
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