Il pacchetto "sulla tassazione delle multinazionali è composto da due pilastri che devono andare insieme. Credo che il 2024 sia l'anno decisivo per chiudere questa intesa, anche perché, soprattutto gli Stati Uniti sono in un anno elettorale e dobbiamo cogliere l'attuale opportunità della buona cooperazione con l'amministrazione Biden".
Così il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, in un'intervista all'ANSA, sottolineando l'importanza dell'impegno, emerso al G20 "a firmare la convenzione multilaterale sul pilastro uno" sulla riallocazione dei profitti delle multinazionali con ingressi superiori a 20 miliardi di dollari nei Paesi dove creano profitto e non dove hanno la sede legale.
"Gli extra profitti maturati dagli asset russi congelati possono essere separati, e utilizzati. Il Consiglio Ue ha già deciso di separarli e la Commissione europea farà una proposta al Consiglio per utilizzarli - ha spiegato Gentiloni, a margine del G20 a San Paolo -. Stiamo parlando di 3-4 miliardi all'anno, quindi non una cifra insignificante. Tenuto conto che il sostegno economico all'Ucraina dell'Ue è di circa 18 miliardi l'anno, averne quattro in più significa il 25% in più".
"Se guardiamo la mappa della crescita europea vediamo che il contributo dello spazio fiscale creato da fondi e investimenti comuni è molto chiaro. Non sono aumentate le differenze tra Paesi europei e si è evitata la recessione, ma adesso bisogna mettere un po' di forza nel motore europeo". "Tutti parlano in modo giustamente positivo del fatto che l'economia mondiale va verso un 'soft landing', ma come ho detto in una di queste riunioni, servirebbe anche un 'safe take off', perché c'è bisogno di dare una spinta all'economia soprattutto in Europa, dove l'attività è ancora molto ridotta".
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