Il Piano Industriale 2024-2028 di
Terna con investimenti previsti per 16,5 miliardi di euro
prevede interventi sostenibili al 99% secondo i criteri di
ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea. Lo annuncia
il gruppo che, per adempiere al proprio ruolo di operatore dei
sistemi di transizione (Transmission System Operator) e
abilitatore della transizione, ha individuato obiettivi per
continuare a garantire il servizio di trasmissione dell'energia
con "standard di assoluta qualità ed elevata adeguatezza". Terna
passerà così da un sistema tradizionale con impianti di
generazione centralizzati a un "sistema complesso e
decentralizzato", caratterizzato dalla "crescente integrazione
delle fonti rinnovabili" che, per la loro natura non
programmabile e intermittente, richiederanno un "cambio di
paradigma" per essere gestite.
Il Piano di Terna si basa poi sul concetto di 'Twin
Transition' (doppia transizione, ndr) con circa 2 miliardi
stanziati in digitalizzazione e innovazione. Un valore,
quest'ultimo, in crescita del 60% rispetto al precedente Piano.
Previsti interventi su tecnologie e strumenti digitali,
Intelligenza Artificiale e robotica, con lo scopo di rendere la
rete energetica italiana "sempre più connessa, smart e sicura".
Una trasformazione digitale che coinvolgerà anche i sistemi di
gestione della rete, il controllo della catena di
approvvigionamento e l'efficienza delle persone del gruppo.
Obiettivo degli investimenti è anche "accrescere la resilienza
della rete di fronte all'intensificarsi di eventi meteorologici
estremi", introducendo soluzioni digitali e tecnologiche.
Compito di Terna sarà anche di "continuare a garantire un
elevato livello di sicurezza della rete elettrica", sia in
termini di infrastrutture che di sicurezza informatica.
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