I Paesi del G7, nel documento finale del G7 Ambiente, Energia e Clima, confermando le anticipaqzioni di ieri si impegnano a "eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell'aumento della temperatura entro un grado e mezzo".
Lo indica il documento finale. Sul fronte della coopeerazione con altri Paesi c'è un impegno a promuovere lo stop all'approvazione di nuove centrali elettriche a carbone a livello globale il più presto possibile.
Dal G7 Ambiente, Energia e Clima anche una sponda per sostenere l'avvio del nucleare di nuova generazione.
"Per quei Paesi che scelgono di utilizzare l'energia nucleare o sostengono il suo utilizzo" c'è un impegno dei Paesi G7 a "promuovere il responsabile dispiegamento delle tecnologie per l'energia nucleare, compresi reattori avanzati e reattori modulari di piccole dimensioni, compresi i microreattori, e lavorare collettivamente per condividere le migliori pratiche nazionali, inclusa la gestione responsabile dei rifiuti, consentire un maggiore accesso agli strumenti di finanziamento dei progetti, sostenere la collaborazione settoriale, progettare procedure di licenza e rafforzare il coordinamento nello sviluppo di progetti commerciali tra i membri interessati del G7 e i mercati terzi".
Sulle nuove frontiere della tecnologia nucleare della fusione c'è l'impegno dei Paesi G7 a "promuovere collaborazioni internazionali per accelerare lo sviluppo e la dimostrazione delle centrali a fusione, incoraggiando l'aumento degli investimenti privati e il coinvolgimento pubblico per risolvere le sfide della ricerca e sviluppare catene di approvvigionamento e forze lavoro internazionali", oltre a "istituire un gruppo di lavoro del G7 sull'energia da fusione per condividere le migliori pratiche ed esplorare aree di cooperazione reciproca tra paesi con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione nella ricerca e nello sviluppo tra paesi". E' anche previsto "uno scambio" per promuove un approccio comune sulla regolamentazione.
I Paesi del G7, con l'accordo raggiunto al G7 Ambiente, Energia e Clima di Venaria Reale, si impegnano anche a "portare avanti uno sforzo collettivo per una riduzione del 75% delle emissioni globali di metano derivanti dai combustibili fossili, anche riducendo l'intensità delle emissioni di metano delle operazioni petrolifere e sul gas entro il 2030".
Il G7 clima, energia e ambiente che si conclude oggi a Torino s'impegna a "sostenere la triplicazione della capacità globale di energia rinnovabile e rafforzare la sicurezza energetica aumentando la flessibilità del sistema attraverso la risposta alla domanda, il rafforzamento della rete e l'implementazione delle reti intelligenti, contribuendo anche a un obiettivo globale di stoccaggio dell'energia nel settore energetico di 1.500 GW nel 2030, un obiettivo globale di oltre sei aumentare da 230 GW nel 2022 anche attraverso obiettivi e politiche esistenti".
Lo scrivono i ministri che si sono riuniti a Venaria (Torino) sotto la presidenza dell'Italia.
Tra gli obiettivi c'è "l'aumento significativo degli investimenti nelle reti di trasmissione e distribuzione dell'elettricità entro il 2030 con l'obiettivo di espandere, rafforzare , modernizzando e digitalizzando le reti", vista "l'analisi dell'Iea (International Energy Agency), secondo cui gli investimenti nella rete globale devono quasi raddoppiare entro il 2030 fino a superare i 600 miliardi di dollari l'anno per raggiungere gli obiettivi climatici nazionali annunciati. I ministri invitano poi "Irena (International Renewable Energy Agency) e Iea a monitorare e riferire i nostri progressi entro il 2025 nel raggiungimento del nostro contributo collettivo all'obiettivo globale di triplicazione delle rinnovabili e successivamente ogni anno, basandosi sulle loro analisi regolari esistenti sugli sviluppi globali delle rinnovabili".
Dal G7 clima, ambiente e energia di Venaria (Torino) nasce la Coalizione del G7 per l'acqua, che "mira a identificare obiettivi e strategie comuni, a catalizzare ambizioni e priorità condivise per affrontare la crisi idrica globale e a integrare l'acqua e la sua rilevanza intersettoriale in modo efficace e coerente nei forum e nei processi esistenti, anche attraverso aumentare l'attenzione politica sull'acqua a livello globale, aumentare l'impatto del G7 e integrare altre iniziative globali". Lo spiegano i ministri riuniti nel Torinese per la giornata conclusiva, nel documento finale del summit.
Tra gli impegni presi al G7 Ambiente, Energia e Clima a Venaria reale viene riconosciuta la necessità di sbloccare finanziamenti per il clima nell'ordine di "migliaia di miliardi", riconoscendo le sfide che i Paesi vulnerabili stanno affrontando in relazione agli impatti climatici. E' un messaggio che arriverà al prossimo G7 Finanze a Stresa.
Intanto si sottolineano le sfide, gli oneri del debito, gli spazi fiscali dei diversi Paesi per incrementare gli in vestimenti, ed un incoraggiamento alle banche multilaterali di sviluppo perchè aumentino i loro obiettivi di finanziamento per il clima coordinandosi con un approccio armonico.
"La Coalizione - dicono - costruirà innanzitutto un inventario preliminare dei processi e delle opportunità. È qui che il G7 può contribuire a definire l'agenda globale sull'acqua. Gli sforzi della Coalizione saranno compiuti con l'obiettivo di promuovere politiche efficaci, efficienti, inclusive e giuste per raggiungere l'Sdg 6 e altri obiettivi e traguardi internazionali legati all'acqua e per coordinare input e posizioni in preparazione di grandi eventi idrici o altri eventi in cui l'acqua la questione potrebbe essere discussa o negoziata".
"La Coalizione - viene chiarito sul piano operativo - si allineerà e integrerà il lavoro esistente sulla gestione dell'acqua, pertanto non duplicherà le discussioni passate o in corso sulle priorità idriche globali. Almeno un incontro annuale sarà organizzato dalla presidenza del G7 e potrà essere organizzato attraverso un seminario ad hoc in concomitanza o a margine delle riunioni del G7 o di altri eventi rilevanti o in occasioni specifiche. Ogni anno la presidenza dovrebbe garantire che gli obiettivi e i risultati di ogni seminario proposto siano mirati e chiari".
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