"Speriamo che il governo capisca
che la sugar tax non ha senso da nessun punto di vista". É il
messaggio del presidente di Assobibe, l'Associazione italiana
industria delle bevande analcoliche, Giangiacomo Pierini, nel
corso dell'assemblea pubblica della associazione a Milano, che
ha avuto come focus 'Convivialità. Made in Italy: le bevande
analcoliche tra svago e consapevolezza'.
"Si parla di zucchero e obesità ma non si dice che abbiamo
tagliato del 41% la quantità di zucchero, si parla di questo
tema solo in negativo - ha proseguito -. Vogliamo quindi anche
contrastare le fake news che ci colpiscono come imprese, perché
investiamo tanto nella sostenibilità, abbiamo filiere
importanti". Il presidente di Assobibe ha parlato della sugar e
della plastic tax come "spade di Damocle" per un settore che è
fatto per il 64% di medie e piccole imprese.
"Purtroppo sono otto volte che si affaccia questa sugar tax,
insieme alla plastic tax, siamo l'unico settore colpito da
entrambe. E questo ci preoccupa - ha detto -. La sugar tax è una
tassa che colpisce i prodotti con e senza zucchero, e quindi la
salute non c'entra assolutamente nulla. É un modo per fare cassa
e speriamo che il governo identifichi altri modi".
Se sarà introdotta, ora il rinvio é a luglio del 2025, si
ipotizza un aumento dei prezzi. "Una tassazione che incrementa
la fiscalità per litro di bevanda del 28% ovviamente é difficile
da poter gestire e quindi ipotizziamo un aumento dei prezzi che
porterebbe, come ovunque nel mondo dove è stata applicata, una
riduzione delle vendite che noi stimiamo del 16% - ha concluso
-. Sicuramente avrebbe un impatto forte sull'economia, in un
Paese in cui il 64% delle imprese sono piccole e medie quindi
sono più esposte ai rischi".
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