Nelle casse dei comuni italiani sono
confluiti, nel corso del 2023, più di 1,7 miliardi di euro
derivanti dagli oneri versati per ottenere i permessi di
costruire. Dai dati estratti dal Siope+ (Mef), elaborati da
Centro Studi Enti Locali, emerge come il drastico calo di queste
entrate che era stato registrato nel 2020 in corrispondenza
dell'esordio dalla pandemia, sia ormai un ricordo lontano. Nel
triennio 2021-2023 il volume annuo di queste entrate non ha solo
eguagliato quello del 2019, ma lo ha anche superato. Si è
infatti passati da 1.709.936.666 euro del 2019 a 1.388.386.748
del 2020 per poi risalire a 1.854.560.848 del 2021 (+34%),
1.836.676.118 del 2022 (-1%) e 1.744.945.211 del 2023 (-5%
rispetto all'anno precedente ma più 2% rispetto all'ultimo
valore ante-Covid).
Regina degli incassi la Lombardia con un quarto del totale.
"La distribuzione di queste risorse sul territorio nazionale è
fortemente sbilanciata e disomogenea. I soli comuni lombardi
hanno incassato, nell'arco del 2023, 433,3 milioni di euro. Una
cifra record ma che non è inedita, bensì una conferma di una
tendenza ormai consolidata" commenta Veronica Potenza, che ha
elaborato i dati. Guardando al totale degli oneri incassati da
tutti i comuni del Paese nell'ultimo quinquennio, emerge infatti
che la "locomotiva d'Italia" ha globalmente incamerato oltre 2,1
degli 8,5 miliardi totali. Se sommati ai 182 milioni riscossi
dai vicini comuni veneti, i proventi derivanti dalle nuove
costruzioni in queste due regioni nel 2023 hanno raggiunto quota
35% del totale nazionale.
Sull'ultimo gradino del podio c'è l'Emilia Romagna, con 160,7
milioni, seguita da: Lazio (154,4 milioni), Toscana (137,1
milioni), Piemonte (129 milioni), Puglia (101,9 milioni),
Campania (90,3 milioni), Sicilia (79,1 milioni), Trentino Alto
Adige (67,1 milioni), Marche (57,8 milioni), Liguria (47,1
milioni), Sardegna (24,3 milioni), Abruzzo (18,8 milioni),
Calabria (17,5 milioni), Umbria (16,4 milioni) e Friuli Venezia
Giulia (11,2 milioni). Chiudono il cerchio la Basilicata (9,1
milioni), il Molise (3,9 milioni) e la Valle d'Aosta (3,6
milioni).
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