Da unicorno 'green' che puntava a
quotarsi alla lente della Sec per il sospetto di operazioni non
trasparenti. E' la parabola che, nel giro di tre anni, sta
rivoluzionando i piani di Aspiration Partners, fintech
statunitense che ha legato a doppio filo i suoi successi
iniziali alla sostenibilità.
Con sede a Los Angeles Aspiration ha ridisegnato il panorama
bancario americano con una carta di debito progettata per gli
acquisti sostenibili e conti d'investimento che promettevano la
totale esclusione di azioni legate a combustibili fossili.
La quotazione in Borsa, con una valutazione della società
che si aggirava attorno a 2 miliardi di dollari, avrebbe
comportato un bel ritorno dal punto di vista economico per una
lista di investitori che hanno sostenuto Aspiration per oltre un
decennio. Tra questi figurano l'ex ad di Microsoft Steve Ballmer
ma anche gli attori Leonardo DiCaprio, Orlando Bloom, Robert
Downey Jr e la supermodella e attrice Cindy Crawford.
Ora però Aspiration sta lottando per rimanere a galla e si
trova ad affrontare un'indagine da parte delle autorità
statunitensi, tra cui il Dipartimento di Giustizia e la
Securities and Exchange Commission. Il passo falso ha avuto
origine dal frettoloso tentativo di avviare una nuova linea di
business - e così di aumentare il fatturato - vendendo servizi
di sostenibilità, come la piantumazione di alberi, ad altre
aziende. Il sospetto è che i ricavi siano stati gonfiati da
accordi dubbi e , per lo più, in troppo breve tempo.
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