Marco Hannappel,
presidente e ad di Philip Morris Italia, ha sottolineato 'il
grande impegno che la diplomazia economica italiana - la
Farnesina, la rete delle Ambasciate e delle Rappresentanze
Permanenti - sta mettendo in campo per rimuovere ostacoli e
barriere commerciali per i prodotti italiani sui mercati
internazionali, anche nel nostro settore'. Hannappel è
intervenuto al B7, l'evento organizzato da Confindustria a
margine del G7 sul Commercio che si apre in Calabria, lodando
anche il lavoro della diplomazia italiana 'nel promuovere
l'implementazione di investimenti comuni e la creazione di
catene globali del valore interconnesse, valorizzando il ruolo
delle filiere italiane'.
'Il periodo che stiamo vivendo - ha aggiunto - ha dimostrato
una eccezionale resilienza delle grandi economie, nonostante una
serie di complessità senza precedenti. Oggi, allo stesso tempo,
assistiamo però all'emergere di nuove spinte protezionistiche
che rischiano di mettere in discussione due dei pilastri su cui
si è basata l'economia globale per decenni: il libero mercato e
la cooperazione commerciale. L'introduzione di divieti e
sovra-regolamentazioni potrebbe impedire la realizzazione di
investimenti a medio-lungo termine e ostacolare la crescita che
ha caratterizzato gli ultimi 30 anni. Le barriere normative,
commerciali e non commerciali, non sono la soluzione per una
crescita di lungo termine basata sull'innovazione e sugli
investimenti'.
'Queste sfide - ha sottolineato - richiedono risposte
coordinate e un approccio comune alle trasformazioni in atto, e
il lavoro svolto con i colleghi del B7 va proprio in questa
direzione. Così come il grande impegno che ha profuso la nostra
diplomazia economica. È necessario un impegno congiunto di tutti
i Paesi del G7 ad adottare regole e approcci comuni,
incoraggiando forme di "mutuo riconoscimento" tra i Paesi, anche
nel settore sempre più cruciale della regolamentazione'.
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