"Dalla Cdp e dai suoi vertici, per i
quali è stata fatta una scletà di continuità" con il rinnovo del
presidente Giovanni Gorno Tempini e l'ad Dario Scannapieco "ci
attendiamo che venga assicurata la redditività perchè i
dividendi permettono a noi fondazioni di erogare sul territorio,
e che venga proseguita l'opera al sostegno dello sviluppo
dell'economia italiana". E' quanto afferma il presidente
dell'Acri Giovanni Azzone, in merito al rinnovo dei vertici di
Cdp, a margine dell'evento del fondo della Repubblica digitale a
Roma. Per quanto riguarda un possibile cambio dello statuto di
Cassa per assicurare un mandato più lungo dei vertici, Azzone ha
risposto "dovete chiedere all'azionista di maggioranza (il Mdef
ndr)", sottolineando comunque come si sia scelto in questo caso
di rinnovare i vertici esistenti per i quali le fondazioni hanno
più volte espresso apprezzamento.
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