Borse europee deboli nel finale,
con gli indici Ftse Mib (-0,76% a 3.264 punti) e Ftse 100
(-0,58% a 8.157 punti) di nuovo in funzione. Entrambi sono
gestiti da Ftse Russel, società del gruppo London Stock
Exchange, colpita dai problemi informatici che hanno bloccato
diversi settori nel mondo.
Listini deboli nell'ultima seduta della settimana con il Dow
Jones in calo dello 0,72%, il Nasdaq dello 0,32%. Nel Vecchio
Continente Francoforte (-0,95%) è la peggiore, preceduta da
Parigi (-0,64%) e Madrid (-0,59%).
Risale a 130 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali
tedeschi, con il rendimento annuo italiano in rialzo di 2,5
punti al 3,76% e quello tedesco di 3,1 punti al 2,46%. Sale il
dollaro a 0,92 euro e a 0,77 sterline, mentre cedono il greggio
(Wti -0,82% a 82,14 dollari al barile), il gas naturale (-1,31%
a 32,26 euro al MWh) e soprattutto l'oro (-2,1% a 2.412 dollari
l'oncia).
Deboli i petroliferi TotalEnergies e Saipem (-1,6% entrambi),
Eni (-1,5%) e Shell (-1,4%), più cauta Bp (-0,27%). In calo i
bancari Santander (-1,2%), Bnp (-1,05%), Bbva (-0,86%), Bps ed
Mps (-0,8% entrambe) e SocGen (-0,67%). Più caute Intesa
(-0,68%), Banco Bpm (-0,41%) e Unicredit (-0,2%) tornata in
territorio negativo. Sotto pressione in Piazza Affari Nexi
(-3,27%), Stm (-2,8%), Iveco (-2,7%), Stellantis (-2,3%) e
Cucinelli (-1,94%). In rialzo Prysmian (+1,1%) e Amplifon
(+0,97%), corre invece Piovan (+11,79% a 13,77 euro), ancora
sotto ai 14 euro dell'Opa di Investindustrial.
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