"Solo Jabil sostituisce Jabil"! È
il motto scelto dai lavoratori dello stabilimento di Marcianise
della multinazionale Usa dell'elettronica che domani saranno in
presidio a Roma, fuori al Ministero per le Imprese e il Made in
Italy (Mimit), per far sentire la loro voce mentre all'interno
si terrà il tavolo tra rappresentanti dell'azienda e sindacati,
che dovrà fare il punto sulla procedura di cessazione
dell'attività avviata nelle scorse settimane da Jabil. Deadline
è il marzo 2025, mese entro il quale la multinazionale Usa
prevede di andarsene da Marcianise e dall'Italia. Nei giorni
scorsi l'azienda ha presentato il cosiddetto "piano sociale",
che contiene l'ipotesi di soluzione alternativa ai licenziamenti
e alla chiusura dello stabilimento - così come prevede la legge
- ovvero la cessione dell'attività - dunque del sito produttivo
e dei 419 dipendenti - alla Tme Assembly Engineering Srl, nuova
società costituita dalla Tme, azienda di Portico di Caserta, e
da Invitalia, società del Mef (Ministero Economia e Finanze).
Un piano che i lavoratori Jabil spediscono con forza al
mittente, perché per loro l'unica reale soluzione è che Jabil
resti a Marcianise, memori delle altre reindustralizzazioni
realizzate da Jabil con aziende cui ha ceduto i suoi dipendenti;
processi tutti falliti, basti pensare ai casi Orefice Group e
Softlab. Ecco quindi il motto scelto dai dipendenti Jabil per la
manifestazione di domani, reso noto attraverso un comunicato dei
delegati sindacali aziendali (Rsu), in cui c'è scritto a chiare
lettere che "nulla è fatto", e che "come discusso nelle
assemblee, anche in presenza delle Segreterie Nazionali, ogni
step di discussione sarà condiviso con l'intera platea dei
lavoratori. Al momento le uniche documentazioni prodotte sono
quelle aziendali, nelle quali si prospettano percorsi che le
organizzazione sindacali hanno sempre rigettato con forza. La
preoccupazione resta massima, verificata proprio la completa
inadeguatezza di tale piano, e restiamo convinti di poter
illustrare alle Istituzioni le motivazioni per le quali Jabil
possa restare sul territorio casertano e rilanciare il sito
attraverso commesse e misure a loro sostegno".
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