Le Borse europee limano i cali dopo
l'avvio contrastato di Wall Street. Il Pil degli Stati Uniti che
cresce oltre le attese, alimenta il clima di incertezza sulle
prossime mosse della Fed sull'allentamento della politica
monetaria. Tra gli investitori c'è chi ipotizza un taglio dei
tassi a partire da settembre. A scatenare la corrente di vendite
ci sono poi gli esiti poco brillanti delle trimestrali. Ad
appesantire i mercati, in modo particolare, ci sono i comparti
dell'auto, della tecnologia e del lusso.
L'indice d'area stoxx 600 cede lo 1%. Nel Vecchio continente
è ancora maglia nera Milano (-2,1%). In rosso Parigi (-1,7%),
dove pesano Renault (-11%) e Kering (-7%), Madrid (-1%) e
Francoforte (-0,9%). Fiacca Londra (-0,09%). Oltre ai
tecnologici (-2,3%), le auto (-2,5%) e il lusso (-1,5%), sono in
negativo anche le banche (-0,9%). Giù l'energia (-0,7%), in
linea con il prezzo del petrolio. Il Wti scende a 76,7 dollari
al barile (-1,1%) e il Brent a 80,7 dollari (-1,2%). Poco mosse
le utility (-0,02%), con il prezzo del gas in flessione. Ad
Amsterdam le quotazioni scendono del 2,2% a 31,9 euro al
megawattora.
In questo contesto sono poco mossi i rendimenti dei titoli di
Stato europei mentre il tasso del decennale americano scende di
4,5 punti base. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 137 punti,
con il tasso del decennale italiano al 3,8%.
A Piazza Affari proseguono pesanti Stm (-12%) e Stellantis
(-9,5%). In flessione le banche con Mps (-3,4%), Unicredit
(-2,6%), Banco Bpm e Bper (-1,1%). Sale Moncler (+0,7%), dopo i
risultati del semestre. Mostrano i muscoli Erg (+2%), Terna
(+1,4%) e Pirelli (+1,2%).
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