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Perrotta alla Ragioneria, è la prima donna

Perrotta alla Ragioneria, è la prima donna

Giorgetti rivendica la nomina: 'è brava, non ha colore politico'

ROMA, 07 agosto 2024, 18:54

Redazione ANSA

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Daria Perrotta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Daria Perrotta - RIPRODUZIONE RISERVATA

"C'è l'indicazione della nuova Ragioniera dello Stato, Daria Perrotta, prima donna che assurge a questa carica": lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti al termine del Cdm.

"Se la Ragioniera non arriva dalla Banca d'Italia ma dalla Corte dei Conti, ho compiuto un peccato mortale? Ok, ho compiuto un peccato mortale. Siccome è brava, lo dicono tutti, ho pensato di indicarla. Tra l'altro ha lavorato anche con governi di altro colore. Se quelli delle opposizioni volevano fare una polemica dovevano cercare un altro terreno", ha aggiunto Giorgetti.

Perrotta alla Ragioneria, è la prima donna

di Mila Onder
E' la prima donna a sedere al vertice della Ragioneria generale dello Stato. Ed è probabilmente anche tra i più giovani Ragionieri mai nominati, oltre che "brava", come rivendicato dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Daria Perrotta, classe 1977, è stata indicata dal consiglio dei ministri nuova Ragioniera generale.

Prenderà il posto di Biagio Mazzotta, cooptato dal cda di Fincantieri come presidente. Giurista oggi a capo dell'ufficio legislativo del ministero, Perrotta approda alla guida del Dipartimento dopo una carriera tra Commissioni parlamentari e incarichi di governo a Palazzo Chigi. Senza quindi aver mai lavorato alla Ragioneria, considerata quasi un fortino anche all'interno dello stesso Mef e ganglio fondamentale della politica di bilancio (e non solo). Come esterni si contano prima di lei solo i casi di Vittorio Grilli nel 2002 - anche lui al tempo quarantenne - e di Daniele Franco nel 2013, entrambi poi 'promossi' ministri. Ma se Grilli e Franco avevano già avuto esperienza rispettivamente al ministero del Tesoro e alla Banca d'Italia, così non è oggi per Perrotta. Proprio per questo il tema della 'estraneità' della nuova Ragioniera è stato cavalcato dal Pd (anche se con qualche eccezione, come quella di Filippo Sensi). Con il cambio della guardia ufficializzato oggi, la Rgs "diventa un ufficio di staff del governo di destra" attacca il presidente dei senatori dem Francesco Boccia. Una critica respinta senza se e senza ma dallo stesso Giorgetti. "Se la Ragioniera non arriva dalla Banca d'Italia ho compiuto un peccato mortale? Ok, ho compiuto un peccato mortale", ha replicato il ministro al termine del cdm, riconoscendo a Perrotta una indiscussa bravura: "lo dicono tutti". Giorgetti ha sgombrato il campo anche da possibili sospetti di appartenenza politica: "ha lavorato anche con governi di altro colore. Se quelli delle opposizioni volevano fare una polemica dovevano cercare un altro terreno", ha risposto secco il titolare del Mef appoggiato da tutte le componenti della maggioranza, ma anche da Iv e Azione.

Dal 2020 sostituto procuratore generale in Corte dei conti, Perrotta ha iniziato a lavorare fianco a fianco con Giorgetti ai tempi della presidenza della commissione Bilancio, nei primi anni Duemila. Il tandem è proseguito nel 2018 a Palazzo Chigi, dove Perrotta ha affiancato l'attuale ministro allora sottosegretario alla presidenza. Ma il suo nome compare anche con altri due sottosegretari di diversa connotazione politica: Maria Elena Boschi durante il governo Renzi e Roberto Garofoli durante l'esecutivo Draghi. La sua ascesa alla Ragioneria era nell'aria da tempo, almeno da quando è iniziata a scricchiolare la posizione di Mazzotta, visto come responsabile del disastro del Superbonus. Secondo i detrattori dell'ormai ex-Ragioniere, l'esplosione dei costi della maxi-agevolazione non sarebbe infatti stata prevista e conteggiata in tempo utile per arginarne l'impatto sui conti pubblici.

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