Proseguono le vendite sulle Borse
europee, che accentuano i ribassi dopo l'avvio in rosso di Wall
Street e in scia alle forti vendite sul petrolio che penalizzano
i titoli dell'energia. Milano cede l'1,1%, davanti a Londra
(-0,7%), Francoforte (-0,5%) e Parigi (-0,4%).
Sui mercati prevale l'avversione al rischio in vista di una
settimana ricca di dati macro che culminerà, venerdì, con quelli
sul mercato del lavoro americano, all'origine di una forte
correzione sulle Borse mondiali all'inizio di agosto. Gli
investitori cercano riparo nel mercato dei titoli di Stato, in
vista dei tagli dei tassi attesi a settembre, con i rendimenti
dei bond in lieve calo (i Treasury cedono 5 punti base e i Btp 3
punti base) mentre lo spread tra i decennali italiani e il Bund
si allarga di 4 punti base a quota 146.
Sul mercato valutario corre lo yen, in rialzo dello 0,9% sul
dollaro, dopo che il governatore della Banca del Giappone, Kazuo
Ueda, ha confermato l'intenzione di proseguire nella stretta
monetaria, in controtendenza rispetto alle altre banche
centrali.
Sui mercati azionari le vendite colpiscono soprattutto i
titoli energetici (-2,1% l'indice Stoxx di settore), che sconta
la rotta del petrolio in scia ai timori sulla domanda globale.
Male anche le banche (-1,4%), in vista del rialzo dei tassi, e i
semiconduttori (-1,4%), che risentono della debolezza del
settore tecnologico.
A Piazza Affari le vendite colpiscono Saipem (-4,2%), Iveco
(-3,5%), Stm (-3,3%), Mps (-3,2%), Banco Bpm (-2,7%), Popolare
di Sondrio (-2,7%) e Stellantis (-2,6%), che sconta il calo
delle vendite a doppia cifra in Italia e Francia ad agosto. Tra
i pochi titoli che si salvano dalle vendite ci sono Brunello
Cucinelli (+2,4%), Terna (+0,7%), Ferrari (+0,5%), Recordati
(+0,4%)
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