L'Antitrust italiano accende un faro su Shein: il colosso cinese di vendite di abbigliamento online a basso prezzo è sospettato di aver fatto pubblicità ingannevole, appellandosi ai valori etici e di sostenibilità ambientale, per spingere le vendite dei propri prodotti e vestiti di 'fast fashion'.
L'organismo guidato da Roberto Rustichelli ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti di Infinite Styles Services, la società con sede a Dublino che gestisce il sito web italiano di Shein, "per la possibile ingannevolezza di alcune affermazioni ambientali contenute nelle sezioni "#SHEINTHEKNOW", "evoluSHEIN" e "Responsabilità sociale" del sito shein.com".
Secondo l'Antitrust, a fronte della crescente sensibilità dei consumatori per l'impatto delle loro scelte di consumo sull'ambiente, il gruppo cinese cercherebbe di veicolare un'immagine di sostenibilità produttiva e commerciale dei propri capi d'abbigliamento "attraverso asserzioni ambientali generiche, vaghe, confuse e/o fuorvianti in tema di "circolarità" e di qualità dei prodotti e del loro consumo responsabile".
In pratica si tratterebbe, come spiega il Codacons, di "Greenwashing", ossia un ecologismo di facciata basato su affermazioni non veritiere in tema di sostenibilità e rispetto dell'ambiente di prodotti e attività produttive che indurrebbe in modo ingannevole i consumatori ad acquistare facendo schizzare le vendite.
Un sospetto per il quale la stessa associazione di difesa degli utenti chiede massima severità. Mentre Assoutenti si spinge anche a esigere l'eventuale risarcimento da parte di Shein di tutti i consumatori italiani che sono stati spinti a fare acquisti sulla base dei messaggi ingannevoli. E anche l'Adoc chiede un intervento urgente per tutelare la salute e i diritti degli utenti. Shein di dice pronta a collaborare e assicura il suo impegno "a rispettare le leggi e i regolamenti nei mercati in cui opera" mantenendo la "piena trasparenza nei confronti dei propri clienti".
Ma l'Autorità garante spiega che anche alcune informazioni presenti su "evoluSHEIN", la collezione di abbigliamento dichiarata "sostenibile" dalla società, potrebbero indurre in errore i consumatori riguardo alla quantità utilizzata di fibre "green", omettendo anche di informarli sulla non ulteriore riciclabilità dei capi d'abbigliamento". Inoltre Infinite Styles Services, enfatizzerebbe in maniera generica l'impegno anche nell'ambito del processo di decarbonizzazione delle proprie attività, mentre gli obiettivi indicati sul sito web apparirebbero contraddetti dal consistente incremento delle emissioni di gas serra indicato nei rapporti sulla sostenibilità di Shein per il 2022 e il 2023.
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