L'operazione concordato preventivo biennale entra nel vivo.
Il sistema di emersione fiscale su cui il governo punta il tutto per tutto per recuperare risorse utili alla manovra è pronto a partire, senza alcuno slittamento rispetto alla scadenza per le adesioni fissata il 31 ottobre.
Da lunedì saranno pronti e disponibili online i conti del fisco per consentire ai contribuenti di valutare i costi dell'adesione al ravvedimento speciale, che consente di sanare gli anni precedenti a quelli del concordato.
Proprio grazie alla misura introdotta nel corso dell'esame parlamentare del decreto omnibus, il concordato preventivo si è arricchito di una nuova possibilità: i contribuenti che applicano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, potranno aderire non solo al patto biennale con il fisco per il 2024 e 2025 ma anche ad una definizione, definita appunto 'speciale', per i periodi di imposta dal 2018 al 2022.
A lavorare al primo step che permette di mettere in piedi l'intero meccanismo è stata Sogei, che ha predisposto un apposito strumento di calcolo nel cosiddetto 'cassetto fiscale' dei contribuenti con partita Iva sottoposti agli Isa. In una tabella saranno contenuti gli elementi informativi utili del contribuente e il calcolo dell'imposta sostitutiva da versare per l'eventuale adesione all'opzione di ravvedimento.
All'interno del cassetto fiscale questi dati verranno resi disponibili in formato elaborabile (.csv) in modo che il contribuente (o il suo intermediario abilitato) potrà scaricarli anche nel suo pc per utilizzarli. La scheda di sintesi aggiornata e il file .csv, saranno accompagnati da una guida per la lettura e saranno disponibili per tutti i contribuenti interessati. Un modo insomma per l'Agenzia delle Entrate per rendere più immediata ed esplicita la comprensione della norma e dei suoi vantaggi e convincere la platea più ampia possibile a mettersi in regola e ad emergere.
L'obiettivo del governo resta di fondo quello della compliance e il concordato rappresenta lo strumento principe di questa strategia. Ottobre sarà il mese della verità perché tutti coloro che vorranno aderire dovranno farlo entro il 31, ha ribadito il viceministro delle Finanze, Maurizio Leo, bocciando la richiesta di proroga arrivata dai commercialisti. "Se dipendesse da noi - ha chiarito - vorremmo dare una proroga all'infinito per il concordato. Siamo sempre ben consapevoli delle esigenze dei professionisti e delle imprese", ma la manovra chiama e la necessità di risorse pure.
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