I bar e le pasticcerie che dichiarano
in media 12.266 euro l'anno, i ristoranti che si attestano a
15.153 euro, superati anche dai taxi con 15.449 euro ma
ampiamente sopra alle lavanderie che dichiarano in media 11.378
mila euro. Ci sono poi le discoteche che in media hanno indicato
17.566 euro di reddito. A loro confronto i meccanici e i
carrozzieri, che sono sempre più legati al confronto con il
mondo assicurativo, appaiono dei nababbi, con 26.851 euro
dichiarati in media.
Il fisco ha acceso i riflettori sui redditi di alcune
categorie di lavoratori autonomi e, mentre si stringono i tempi
per l'adesione al concordato preventivo e alla
sanatoria/ravvedimento collegata, si scopre che è decollata una
task force tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, una
sorta di superpool chiamato Uipar che da 7 mesi passa a
setaccio, anche con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale, le
banche dati fiscali.
L'obiettivo è quello di selezionare i contribuenti su cui
concentrare l'attenzione. Con risultati che già si vedono. Nei
mesi di luglio, agosto e settembre a fronte di 36mila controlli
effettuati dalla guardai di Finanza hanno pizzicato la mancata
emissione di uno scontrino nel 50% dei casi. I controlli sui
soggetti che hanno usufruito di regimi fiscali agevolati,
invece, secondo quanto riportato dal Messaggero, hanno permesso
di riscontare irregolarità nel 75% dei casi.
Le categorie sono molte e spaziano da ingegneri, avvocati e
commercialisti a balneari e dentisti. In alcuni casi i redditi
appaiono decisamente più alti: dai 46mila euro degli avvocati,
ai 55mila dei dentisti, dai 65mila euro dei commercialisti ai
258mila euro delle società di noleggio auto, fino ai 26.035 euro
degli operatori 'balneari'. Ma scorrendo le tabelle sulle quali
stanno lavorando gli ispettori del fisco appaiono evidenti
differenze di reddito tra provincia e provincia che non sempre
sembrano trovare giustificazioni. Perché un bar debba dichiarare
redditi a Roma per 9.412 euro e a Napoli 13.742 euro, a Milano
20.573 euro e a Torino 9.073 forse richiede qualche
approfondimento. Una verità che appare evidente anche per le
altre categorie: i balneari dichiarano a Rimini un reddito medio
di 29.841 euro, meno di Tropea (32.769 euro) ma molto molto meno
degli 89.132 euro di Taormina o dei 270.302 euro di Lignano
Sabbiadoro.
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