La pioggia battente non ferma la rabbia delle tute blu delle carrozzerie di Mirafiori. "Non ci piangiamo addosso, pretendiamo un futuro", gridano davanti alla storica palazzina di corso Agnelli. Da settimane non lavorano e ancora per un lungo periodo saranno in cassa integrazione.
La loro protesta arriva alla vigilia dello sciopero generale nazionale con una manifestazione a Roma in piazza del Popolo all'insegna dello slogan "Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto".
Era dal 1994 che Fiom, Fim e Uilm non manifestavano insieme con uno sciopero unitario nel settore. Con i lavoratori, in arrivo nella capitale da tutta Italia, è prevista anche la partecipazione dei leader dei partiti dell'opposizione: Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Carlo Calenda. Sono attese delegazioni di sindacati europei e mondiali. Anche Fismic Confsal, Uglm e Associazione Quadri, che hanno partecipato alla manifestazione a Mirafiori, saranno in molte piazze d'Italia - Torino, Bari, Potenza, Napoli, Avellino, Cassino e Termoli - con lo slogan "L'Automotive merita di più".
Al presidio di Mirafiori hanno partecipato anche i cassintegrati della Lear e di altre aziende dell'indotto. "La mobilitazione dei lavoratori di Stellantis è partita proprio da Torino il 12 aprile con il primo sciopero unitario per chiedere il rilancio dell'auto" hanno ricordato i sindacati torinesi. Con i lavoratori si schiera il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Siamo al fianco del governo che, con il tavolo di confronto aperto con l'azienda, è impegnato nell'ottenere impegni precisi per salvaguardare e rilanciare un comparto strategico per l'Italia e per i nostri territori e dei lavoratori quando chiedono certezze sugli investimenti e impegni concreti per rilanciare la produzione e tutelare i posti di lavoro in Italia, in Piemonte e a Torino", afferma il governatore.
Tutto questo in un contesto molto negativo per il settore dell'auto. L'agenzia Moody's nel suo ultimo report ha abbassato l'outlook per l'intera industria automobilistica globale da stabile a negativo. Calano le aspettative di vendita per Europa e Stati Uniti, ma anche per la Cina. Le previsioni di crescita per il 2024 secondo le stime di Moody's si fermano a un +0,4% contro l'1,6% stimato in precedenza e anche nel 2025 si prevede una crescita moderata dei volumi. "In Italia solo un veicolo immatricolato su 20 è full electric. La situazione di mercato è triste" spiega Motus-E, l'associazione italiana degli operatori industriali, filiera automotive e mondo accademico che punta allo sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA