/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Governo tira dritto sulla manovra. Obiettivo ridurre l'Irpef anche al ceto medio / Lo speciale

Governo tira dritto sulla manovra. Obiettivo ridurre l'Irpef anche al ceto medio / Lo speciale

La sfida è ridurre gli oltre 4.500 emendamenti a 600, per arrivare in Aula alla Camera tra il 15 e il 16 dicembre

20 novembre 2024, 17:19

Redazione ANSA

ANSACheck
Una veduta esterna di Palazzo Montecitorio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una veduta esterna di Palazzo Montecitorio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il governo tira dritto sulla manovra e si avvia a ridurre l'Irpef anche al ceto medio. L'obiettivo, spiega il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, è aiutare la fascia di reddito tra i 50mila e i 60mila euro, rimasta fuori dalla riforma delle aliquote fiscali avviata lo scorso anno, e a disposizione ci saranno almeno 2,5 miliardi di euro raccolti grazie al concordato preventivo.

Intanto, sulla sanità, arriva una prima risposta dal governo alle polemiche sul taglio dei fondi: un emendamento al decreto legge fiscale, in discussione al Senato, consente alle Regioni di dirottare al taglio delle liste d'attesa i fondi Covid non spesi.

E sempre nel dl fisco arrivano anche 343 milioni per rafforzare "la dotazione patrimoniale" di Autostrade dello Stato. La nuova finestra del concordato preventivo biennale si chiuderà solo il 12 dicembre, ma il viceministro Leo anticipa già che ci si aspetta di recuperare il massimo delle risorse stimate, ovvero circa 2,5 miliardi di euro complessivamente.

E dopo la riduzione dell'Irpef per i redditi bassi, spiega, gli sforzi ora sono tutti concentrati ad aiutare il ceto medio, che si sta impoverendo. In particolare "i redditi fino a 50 mila euro e anche un po' oltre, fino a 60mila", come chiesto a gran voce anche da Forza Italia. Leo è anche "assolutamente favorevole" anche a rateizzare il secondo acconto Irpef per le partite Iva e gli autonomi, come chiede un emendamento alla manovra, "ma bisogna trovare le risorse per farlo".

Valanga di emendamenti alla manovra. 
La commissione Bilancio della Camera punta ad individuarne 600 da segnalare, da ripartire in una quota di 250 per la maggioranza, 320 per l'opposizione e 30 per il gruppo Misto. Lo ha deciso l'Ufficio di presidenza, che ha anche fatto slittare il termine per le segnalazioni, inizialmente previsto lunedì 18 novembre, spostandolo a mercoledì 20 novembre.

Gli emendamenti depositati in commissione dai partiti sono complessivamente 4.562, di cui oltre 1.200 della maggioranza.
Le quote sono suddivise tra i gruppi di maggioranza e opposizione in parte in quota fissa e in parte in quota proporzionale. La ripartizione degli emendamenti è quindi: 40 per Azione - Popolari Europeisti Riformatori - Renew Europe; 30 per Italia Viva - Il Centro - Renew Europe; 90 per il M5s; 120 per il Pd- Italia democratica e progressista; 40 per Avs; 54 per FI; 102 per FdI; 66 per la Lega; 28 per Noi Moderati; 30 per il Gruppo Misto.

La sfida ora è l'iter parlamentare. L'obiettivo è arrivare in Aula alla Camera tra il 15 e il 16 dicembre. "Vorremmo provare a chiudere la manovra anche in Senato prima di Natale", dice il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ma "gli incastri di calendario - ammette - sono complessi".

La prima sfida è ridurre gli oltre 4.500 emendamenti a 600 segnalati (250 per la maggioranza, 320 per le opposizioni e 30 per il gruppo Misto).



Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza