Bracco, la multinazionale chimico
farmaceutica, con un investimento di 80 milioni di euro,
triplica la produzione del suo innovativo mezzo di contrasto per
ecografia inaugurando un secondo stabilimento produttivo in
Svizzera a Plan-les-Ouates (Ginevra).
Hexagon, così è stato battezzato, sorge a fianco della
storica fabbrica del 1997 e segna un'ulteriore pietra miliare
nella lunga storia del gruppo. Il legame con la Svizzera inizia
40 anni. "Tutto è partito con l'interazione tra la nostra
ricerca e l'Istituto svizzero Battelle, che ci ha permesso di
esplorare modalità all'avanguardia nell'imaging diagnostico"
ricorda Diana Bracco, presidente e ceo del gruppo. "Grazie a
questo nuovo impianto che inauguriamo oggi saremo in grado di
soddisfare l'altissima richiesta internazionale dei nostri
farmaci. Per noi che siamo un'azienda familiare, capace di
competere sui mercati globali in un settore tecnologicamente
avanzatissimo, questo è un vero traguardo di cui siamo molto
orgogliosi. Nel Centro Ricerche di Ginevra abbiamo investito in
media 12,5 milioni di franchi annui", conclude ricordando che
sono impiegati 45 scienziati e ricercatori. "Con questo
ambizioso progetto, che ci permette di triplicare e allargare le
linee produttive, Bracco si impegna a diventare a livello
globale l'azienda di riferimento nel mondo Ceus (Contrast
Enhancement Ultra Sonography) - commenta Fulvio Renoldi Bracco,
Vicepresidente e CEO di Bracco Imaging - È un settore su cui
continueremo a investire anche nel prossimo futuro, forti dei
risultati già ottenuti a livello internazionale".
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