"E' necessario sviluppare
l'ecosistema globale degli investimenti coerenti con la fede,
che sta crescendo sempre di più, in termini di volumi e di
investimento, e di consapevolezza". A dirlo è stata la rettrice
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Elena Beccalli,
intervendo a Londra alla conferenza 'Mensuram Bonam' dedicata
agli investimenti etici nell'ambito della finanza cattolica. "Un
tentativo di stimare il valore monetario del 'capitale
cristiano' indica che esso rappresenta oltre 800 miliardi di
euro in Europa", ha sottolineato la rettrice, secondo cui solo
un numero limitato di fondi di investimento incorpora i principi
coerenti con la fede. Serve quindi un "lavoro su servizi
ecosistemici chiave, come la classificazione dei fondi e il
monitoraggio delle prestazioni, i fondi di investimento
alternativi, gli indici di mercato, la transizione e la
rendicontazione e la delega al voto-impegno". Beccalli ha
inoltre ricordato gli insegnamenti di Papa Francesco e affermato
come "molte questioni per la Chiesa, per la società e per
l'economia non possano essere risolte con ricette semplici o
tecniche. Anzi, tale ideologia non fa che alimentare differenze
e animosità. La bellezza di questo momento, come sottolinea il
Sinodo, è che il clero e i laici camminano insieme, così come i
cattolici e quelli di altre confessioni cristiane, e come tutte
le persone di buona volontà che cercano di creare un futuro più
umano e pieno di speranza".
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