Le Borse cinesi chiudono la seduta
in territorio negativo: l'indice Composite di Shanghai cede
l'1,45%, a 3.330,73 punti, mentre quello di Shenzhen per il
2,41%, a quota 2.010,61.
I listini hanno trascurato i segnali di stabilizzazione
dell'economia registrati a ottobre, con la spinta oltre le
attese delle vendite al dettaglio a fronte di una produzione
industriale in legegro calo sul mese precedente, indicando che
l'ultimo ciclo di stimoli promossi da Pechino ha rafforzato
alcuni settori chiave.
Le vendite sono salite del 4,8% annuo, contro il +3,2% di
settembre e le stime degli analisti a +3,8%, centrando il dato
più alto da febbraio 2024. La produzione industriale, invece, è
cresciuta del 5,3%, meno del +5,4% di settembre e del +5,6%
atteso. "Con l'attuazione accelerata delle politiche esistenti e
l'introduzione di una serie di politiche incrementali a ottobre,
l'economia nazionale ha mostrato un trend di crescita stabile,
con i principali indicatori in notevole ripresa e fattori
positivi accumulati", ha rilevato l'Ufficio nazionale di
statistica in una nota a corredo dei dati, mettendo in guardia
"dall'ambiente esterno sempre più complicato e severo".
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