"Il tema delle risorse della
pubblica amministrazione è all'ordine del giorno ormai da molto
tempo. Ci sono stati anni molto complicati e difficili, il
blocco del turnover ha fatto uscire 300mila persone dalla
pubblica amministrazione tra il 2010 e il 2020. Adesso siamo in
una stagione nuova perché abbiamo ripreso ad assumere, abbiamo
ripensato e riprogettato tutte le nostre procedure concorsuali.
Lo scorso anno abbiamo inserito 170mila persone, altrettanto
faremo quest'anno. Nei prossimi anni il ritmo di assunzioni sarà
serrato". Lo ha detto il ministro per la Pubblica
Amministrazione, Paolo Zangrillo intervenuto quest'oggi a
Salerno al congresso organizzato dalla Federazione Lavoratori
Pubblici e Funzioni Pubbliche.
"Dobbiamo fare in modo che le nostre persone possano lavorare
a prescindere dalla collocazione geografica. Dobbiamo fare in
modo che anche i territori che in teoria sono considerati meno
attrattivi possano essere una sede di lavoro. Anche su questo
stiamo facendo un ottimo lavoro. Nelle procedure concorsuali
nuove abbiamo previsto che le persone debbano indicare il luogo
dove intendono svolgere la propria attività. Tutto questo potrà
aiutare ad avere un miglior bilanciamento nella distribuzione
delle risorse". Secondo Zangrillo l'obiettivo è avere "un
capitale umano all'altezza delle sfide che la pubblica
amministrazione deve affrontare. Stiamo vivendo un'epoca molto
complessa, dobbiamo fare in modo che la pubblica amministrazione
sia pronta ad affrontare questi cambiamenti. Dobbiamo fare in
modo che le nostre persone abbiano quelle competenze e quelle
capacità che consentono loro di lavorare cercando di cogliere
tutte le opportunità che la trasformazione digitale oggi ci
offre. Stiamo lavorando molto su questo fronte".
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