Comincia a Baku la seconda e ultima
settimana della Cop29, la conferenza annuale dell'Onu sul clima.
Oggi è la giornata di sviluppo umano, bambini e giovani, salute,
educazione.
Dopo la prima settimana di negoziati condotti dagli sherpa,
oggi nella capitale azera cominciano ad arrivare i ministri
dell'Ambiente e dell'Energia, per concludere le trattative a
livello politico. In serata arriverà il ministro dell'Ambiente e
della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. La chiusura della
conferenza è prevista per venerdì 22.
I temi principali del negoziato sono due: finanza climatica
(il più importante) e mercato del carbonio. Per la finanza
climatica, l'obiettivo è aggiornare il fondo da 100 miliardi
all'anno di aiuti ai paesi vulnerabili contro il cambiamento
climatico, previsto dall'Accordo di Parigi e in scadenza nel
2025. I paesi in via di sviluppo chiedono almeno 1300 miliardi
all'anno in aiuti a fondo perduto o prestiti a tasso agevolato,
i paesi donatori offrono molto meno, e vogliono criteri precisi
per scegliere e controllare gli investimenti.
La trattativa è ancora in alto mare. Più avanti è invece il
negoziato sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, cioè
l'istituzione di un mercato internazionale delle emissioni di
Co2, come l'Ets europeo.
Da Baku si guarda con grande attenzione al G20 di Rio de
Janeiro, che si apre oggi. I Paesi del G20 rappresentano circa
l'85% dell'economia globale, e possono dare quell'impulso
politico sulla finanza climatica che è necessario per non far
fallire la Cop.
La conferenza oggi guarda anche a Parigi: qui si discuterà la
proposta di tagliare la spesa pubblica internazionale dei Paesi
Ocse per progetti di combustibili fossili attraverso le agenzie
di credito all'esportazione.
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