Si sono mosse in due direzioni le
Borse asiatiche con Tokyo in calo (-0,8%) e Hong Kong (+2,3% a
scambi ancora in corso) e i listini cinesi bene intonati mentre
il dollaro ha perso leggermente terreno sullo yen e sulle altre
valute.
I futures europei e su Wall Street sono incerti. All'indomani
della nomina di Jamieson Greer come Rappresentante per il
Commercio degli Usa i mercati attendono di vedere come si
tradurrà la politica sui dazi dell'amministrazione di Donald
Trump. Nel frattempo l'attenzione è rivolta in giornata ai dati
sull'inflazione e sulla crescita dell'economia negli Stati Uniti
che potranno fornire qualche indizio sulle prossime decisioni
della Fed.
Le Borse cinesi di Shanghai e Shenzhen hanno guadagnato
rispettivamente l'1,53 e il 2,07% anche grazie al via libera di
Pechino a bond per un totale di 500 miliardi di yuan (69
miliardi di dollari) che consentirà a due gestori di proprietà
statale di emettere obbligazioni per finanziare investimenti in
progetti volti a stimolare la crescita economica. Da segnalare
poi il buon andamento della Borsa della Nuova Zelanda (+1,28%)
dopo la decisione della banca centrale di abbassare il tasso
ufficiale di 50 punti base
Il cessate il fuoco fra Israele e Hezbollah in Libano
contribuisce a mantenere stabile il petrolio anche se alle
quotazioni contribuisce anche la riunione dell'Opec+ dalla quale
è atteso un rinvio dell'aumento della produzione,
controbilanciando quindi l'attenuarsi del rischio geopolitico
dopo l'accordo in Medio Oriente.
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