"Per il Mezzogiorno è necessaria una
visione strategica. Serve una strategia mirata che poggi su due
gambe. Da un lato, un'azione che parta dalle eccellenze
esistenti e che, attorno a queste, costruisca filiere
diversificate e strutturate", dice il vicepresidente di
Confindustria per le politiche strategiche per lo sviluppo del
Mezzogiorno, Natale Mazzuca, intervenendo a Roma all'evento di
presentazione del Rapporto Svimez 2024
"Questo - evidenzia - va accompagnato con misure di sostegno
incisive - il credito d'imposta Zes Unica - e con investimenti
infrastrutturali adeguati - quelli finanziati dal Pnrr -.
Dall'altro, occorre il sostegno alla resilienza del tessuto
economico esistente, in tutti i comparti, non in una logica
assistenzialista, ma di mantenimento della capacità produttiva e
proprio per non disperdere quel potenziale di sviluppo enorme
presente al Sud".
Su Decontribuzione Sud, Mazzuca ha sottolineato che "è stata
la principale misura su cui il sistema produttivo meridionale ha
tenuto ed è stata preservata la base degli occupati. Con la
Legge di Bilancio però viene meno e l'agevolazione che dovrebbe
prenderne il posto resta al momento un'incognita. La nuova
misura dovrà essere altrettanto efficace nell'attenuare i gap di
competitività e semplice allo stesso modo, nelle modalità di
utilizzo, per le imprese. Un intervento ugualmente ambizioso nel
puntare a ridurre i divari e non selettivo, poiché dovrà
riguardare l'intero apparato produttivo meridionale. Come
Confindustria - dice - vogliamo contribuire alla costruzione
della nuova misura che andrà concordata con l'Europa, per cui
auspichiamo che quel negoziato conduca il prima possibile a un
esito positivo".
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