Banco Bpm sta valutando il da farsi dopo la mossa del Credit Agricole, che è salito al 15% della banca guidata da Giuseppe Castagna nell'ottica di difendere i suoi interessi a fronte dell'offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit.
A quanto si apprende il Banco, assistito dagli advisor Lazard e Citi, non ha ancora convocato un consiglio di amministrazione né ha anticipato quello già in calendario il 17 dicembre.
Nel momento in cui venisse approntata una strategia difensiva, il Cda potrebbe convocare l'assemblea che servirà per chiedere il voto dei soci, vincolante per effetto della passivity rule. Determinante, viene fatto notare, sarà capire l'orientamento del governo rispetto alla mossa dei francesi.
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