La produzione di autoveicoli a settembre ha registrato un calo secondi i dati corretti per l'effetto di calendario del 40,4% sull'anno precedente. Il calo secondo i dati Istat nei primi nove mesi del 2024 è stato del 27,9%. Nello specifico la voce autoveicoli comprende telai e unità complete per autovetture, autobus, per autocarri derivanti da autovetture, camper, motori per autoveicoli e trattori, autogru.
"Credo che arriveremo a trovare circa 1 miliardo per sostenere l'industria dell'auto". Lo afferma il vicepremier Antonio Tajani, intervistato a Restart su Raitre sul vertice di maggioranza che ieri ha sciolto alcuni nodi della manovra. "Ieri abbiamo deciso una serie di iniziative per sostenere l'industria, sia la riduzione dell'Ires premiale, abbiamo dato un segnale con il cuneo fiscale, tagliato la web tax per le piccole imprese", ha aggiunto.
Nel 2023, l'Italia ha il più alto tasso di motorizzazione dell'Ue: 694 autovetture per 1.000 abitanti contro le 571 della media Ue. Il tasso continua a crescere in media dell'1,3% l'anno dal 2018, molto più che nelle altre maggiori economie (Germania +0,7%, Spagna +0,4%, Francia +0,3%).
Lo rileva l'Istat, segnalando anche che la transizione verso le auto meno inquinanti è lenta: nel 2023 le ibride sono il 6,9% del totale nei Comuni capoluogo (più del 10% solo a Varese, Milano e Bologna) e le elettriche appena lo 0,6% (più dell'1% soltanto a Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen e Trento). Le più numerose sono ancora le auto a benzina (47,4%, in calo di 0,8 punti l'anno dal 2015). Il declino è ancora più lento per le auto a gasolio (35,2%, -0,3 punti l'anno dal 2015).
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