E' stato firmato il contratto per il
prestito bancario di 600 milioni di euro in favore di Acquirente
Unico, per il rifinanziamento delle scadenze per l'Organismo
Centrale di Stoccaggio Italiano (Ocsit), detentore delle scorte
di sicurezza petrolifere dell'Italia.
Lo comunica Acquirente unico spiegando che il prestito, della
durata di 5 anni con restituzione del capitale a scadenza
consentirà, da un lato, di rifinanziare un prestito bancario
pari a 500 milioni in scadenza a fine 2024 e, dall'altro, di
dotarsi di mezzi sufficienti ad effettuare gli acquisti di
prodotti petroliferi previsti per il piano industriale del 2025.
Un pool di banche comprendente Banca Intesa (capofila della
Rti), Bnl e la partecipazione di Bper si è aggiudicato la gara
per il finanziamento, si legge nella nota di Acquirente unico.
"Sono molto soddisfatto - ha dichiarato Giuseppe Moles,
amministratore delegato di Acquirente Unico - per la risposta
ricevuta dal sistema bancario. Il ruolo di Ocsit rimane centrale
nel panorama energetico italiano a tutela delle scorte
petrolifere di sicurezza italiane, con ricadute positive sia
sugli operatori del settore che sul sistema Paese".
Nei suoi undici anni di vita, si legge nella nota, "Ocsit ha
accumulato oltre 2,2 milioni di tonnellate di prodotti
petroliferi, il cui valore a bilancio supera il miliardo di euro
e punta a raggiungere, nei prossimi anni, l'obiettivo di 30
giorni di scorte, così come previsto dal piano industriale".
Il debito a medio lungo termine di Ocsit, contratto per
l'acquisto delle scorte petrolifere, include anche un prestito
obbligazionario di 500 milioni di euro in scadenza a febbraio
2026.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA