"Ci lasciamo alle spalle un 2024 di
una crescita quasi piatta. Ma guardiamo al 2025 da un lato con
cautela e dall'altro con relativo ottimismo". Lo afferma il
Chief Economist SACE, Alessandro Terzulli, in un'intervista
all'Ansa. "Prevediamo - aggiunge - per l'export italiano di beni
in valori un più 4,5% per l'anno prossimo, dove il traino
arriverà dai cosiddetti Paesi 'GATE', i 14 Paesi in cui Sace è
presente. Sono Paesi da un potenziale di medio lungo termine
elevato e che in parte stiamo cogliendo: Arabia Saudita, Emirati
Arabi Uniti, in cui prevediamo un tasso addirittura a due cifre,
India, dove riteniamo si possano cogliere opportunità
rilevanti". Questo nonostante ci troviamo "in un contesto di
incertezza", per cui "occorre cautela".
Tre, secondo Terzulli, le leve su cui le imprese devono puntare.
La prima è quella dell'internazionalizzazione, "soprattutto in
questi Paesi GATE che vanno affrontati in un certo modo. E noi
abbiamo lo strumento della Push Strategy con cui andiamo a
finanziare delle controparti in questo paese ad alto potenziale
con l'idea di costituire un'apripista in quei mercati dove non è
facile andare". Nel terzo trimestre del 2024, continua Terzulli,
"abbiamo fatto 7,3 miliardi di operazioni e, nel corso di questa
operatività, abbiamo cercato di far incontrare 3000 controparti
in settori delle Infrastrutture della tecnologia
dell'automotive". La seconda parola d'ordine è digitalizzazione,
che, se fatta insieme alla formazione, "dà un forte impulso alla
produttività, e sappiamo quanto questa sia importante per la
competitività". Infine, le aziende dovrebbero entrare di più
nella filiera o in molteplici filiere, il che significa
condivisione di tecnologia, di esperienza e di tutta una serie
di aspetti che influenzano la competitività delle imprese.
"Stiamo già lavorando alla nostra Where To Export Map per il
2025, anno in cui prevediamo di introdurre una serie di novità,
soprattutto in termini di navigabilità per questo che è uno
strumento che vuole essere un supporto alle imprese che si
internazionalizzano", conclude Terzulli.
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