Scatta la campagna per aggiornare le rendite catastali degli immobili ristrutturati con il Superbonus. L'agenzia delle Entrate - secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore con evidenza in prima pagina - si prepara a inviare lettere ai contribuenti che hanno beneficiato della misura, per chiedere conto del loro operato.
Le lettere partiranno dopo l'incrocio dei dati: chi ha avviato una pratica di Superbonus e ha ceduto il credito ma non ha presentato la variazione catastale potrebbe ricevere l'alert del Fisco. L'intervento riguarda circa 500mila immobili.
Ad anticiparlo - spiega il quotidiano economico - è stato il direttore uscente delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini nella sua relazione di fine anno, con la quale ha indicato anche le prossime mosse dell'Agenzia.
Nel documento, infatti, si legge che "nell'ambito delle attività finalizzate all'aggiornamento della banca dati catastale", oltre alle attività ordinarie di verifica e controllo, nel corso del 2025 ci sarà "l'avvio di una campagna di compliance relativa al superbonus". Non si tratterà dell'avvio formale di un controllo, ma semplicemente di un invito a spiegare alle Entrate la propria posizione.
Alle lettere si arriverà attraverso incroci di dati. La relazione spiega come saranno effettuati. La chiave sarà il confronto tra "le comunicazioni dell'opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica", (in altre parole, le cessioni dei crediti legate a tutto l'universo del superbonus) e "le risultanze della banca dati catastale, per gli immobili per i quali non risulta essere stata presentata, ove prevista" la dichiarazione di variazione catastale.
Confedilizia: sui bonus si passa da un eccesso all'altro
"Con questa manovra si è passati da un eccesso all'altro, cioè dall'eccesso del Superbonus, che doveva essere limitato nel tempo, a un eccesso opposto ovvero un sistema che dal 2026 porterà ad una drastica riduzione" dei bonus edilizi: lo ha detto il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, nel seminario web sulle novità per la casa inserite in manovra. Confedilizia esprime "forte preoccupazione" per il "forte taglio degli incentivi degli interventi edilizi", che di certo "porterà a conseguenze" come il "depauperamento" del patrimonio immobiliare.
"Non riteniamo che ci sia né un diritto all'edilizia assistita né un diritto ad avere in parte o totalmente a carico dello Stato interventi edilizi, ma crediamo che un sistema di detrazioni, in essere da 25 anni, fosse necessario invece constatiamo che con questa manovra si è passati da un eccesso all'altro", ha detto il presidente.
Sostanzialmente, ha ricordato, si passerà da un sistema che arrivava all'86% di detrazione per i condomini a un regime con una detrazione massima del 36% per la prima casa e 30% per gli altri. Per quanto riguarda la detrazione per la prima casa, Spaziani Testa ha spiegato che potrebbe un'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate che amplia leggermente la platea: potrebbe valere come prima casa anche un'immobile nel quale la residenza si prende solo a fine lavori, e non dall'inizio della ristrutturazione.
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