Continuano a crescere i prodotti a marchio del distributore, che nel 2024 hanno raggiunto i 26 miliardi di fatturato, in salita del 2,4% rispetto al 2023 e del 35,4% sul 2019. Una conferma del peso della distribuzione moderna nelle abitudini degli italiani, con più di 8 consumatori su 10 che fanno la spesa alimentare qui, con il 65% tra supermercati e ipermercati, mentre il 16% preferisce il discount.
Questo sono i dati che emergono dall'analisi "Il ruolo guida della distribuzione moderna e della marca del distributore per la transizione sostenibile della filiera agroalimentare" a cura di The European House - Ambrosetti e che sarà presentato il 15 gennaio a Marca by BolognaFiere 2025 e anticipato oggi a Milano.
"L'aumento del fatturato della marca del distributore è stato percentualmente inferiore alla crescita dei volumi, dimostrando come la distribuzione moderna attraverso i propri prodotti ha lavorato contro la spinta inflazionistica, venendo incontro alle necessità dei consumatori" le parole di Mauro Lusetti, presidente di ADM, l'Associazione Distribuzione Moderna.
"La distribuzione moderna genera in Italia 208 miliardi di valore aggiunto, il 10% del Pil tra il valore diretto, oltre 27 miliardi, e la filiera indiretta, 181 miliardi. Un settore chiave che da anni coniuga la sostenibilità nella sua accezione più ampia alla crescita ascoltando le esigenze del mercato: secondo una nostra ricerca recente tre quarti degli italiani intervistati sono stati disposti a spendere fino al 20% in più per un prodotto sostenibile" ha commentato Valerio De Molli, managing partner e ceo di TEHA.
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