Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, si attende che entro l'estate il tasso di riferimento della Bce si riporti al 2%, dall'attuale 3%. "Se il calo dell'inflazione dovesse confermarsi nei prossimi trimestri, come ci aspettiamo, il buon senso è che dovremmo muoverci verso questo tasso del 2% entro la prossima estate", ha detto Villeroy in audizione al Senato francese. Secondo il componente della Bce il tasso del 3% è "ancora ben al di sopra del tasso neutrale, che segna il confine tra una politica restrittiva e accomodante".
Il tasso neutrale "non è direttamente osservabile, ma secondo le stime della Bce è in media vicino al 2% nella zona euro".
La Bce vede "elevate vulnerabilità finanziarie" in un ambiente economico globale volatile e con valutazioni degli asset alte e rischi concentrati: in aumento anche le vulnerabilità del debito sovrano, dove occorre "monitorare attentamente" anche i rischi "derivanti dai recenti rialzi dei rendimenti negli Usa, in Gran Bretagna e, sebbene in misura minora, nell'area euro".
Lo ha detto, durante un intervento a Madrid, il vicepresidente Luis de Guindos aggiungendo che "l'elevato livello di incertezza richiede prudenza" da parte della Bce.
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