Nell'ultimo triennio, sono state 409 le sentenze digitali nel settore turistico italiano per un valore complessivo delle controversie pari a circa 45 milioni di euro.
In altri termini, la conflittualità media per singola sentenza risulta pari a oltre 109 mila euro.
Emerge da uno
studio dell'istituto di ricerca Demoskopika che ha analizzato le
sentenze tributarie di merito digitali per regione nel triennio
2022-2024 rilevati dalla banca dati della giurisprudenza
tributaria del ministero dell'Economia e delle Finanze
aggiornate al 30 settembre 2024.
Circa il 36,2% dei giudizi ha avuto un esito favorevole al
contribuente, mentre il 34,2% è stato favorevole all'ufficio; il
restante 29,6% rientra in altre tipologie di esiti processuali.
Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, "è
fondamentale un'azione coordinata tra istituzioni a tutti i
livelli per ridurre il contenzioso e garantire maggiore
competitività al settore turistico".
A livello regionale emerge un quadro piuttosto variegato: Lazio,
Sicilia e Puglia, con 189 controversie e un valore del
contenzioso tributario pari a 25 milioni di euro, si
caratterizzano quali sistemi turistici "più litigiosi".
Sul versante opposto i meno avvezzi al contenzioso risultano
Umbria, Basilicata e Valle d'Aosta totalizzando, nell'arco
temporale individuato, 6 controversie per un valore complessivo
pari a poco più di 246mila euro. Infine, un'ultima curiosità: in
Molise, con oltre 343mila euro, il valore medio più alto per
controversia, seguito da Puglia (261mila euro) e Lombardia
(175mila euro).
In particolare: Lazio con 82 controversie per un valore pari a
10,8 milioni di euro, Sicilia con 73 contenziosi per un valore
pari a 5,3 milioni e Puglia con 34 contenziosi per 8,9 milioni.
Più che significativi, inoltre, i posizionamenti nella
classifica della litigiosità turistica anche per altri cinque
sistemi locali: Campania con 40 contenziosi per un valore pari a
3,7 milioni di euro, Lombardia con 28 contenziosi per 4,9
milioni, Emilia-Romagna con 24 contenziosi per un valore pari a
1,5 milioni, Veneto con 22 contenziosi per 1,6 milioni e
Sardegna con 18 contenziosi per 1,4 milioni.
Sul versante opposto, a collocarsi nelle ultime posizioni del
ranking del contenzioso turistico italiano, cinque sistemi
locali: Umbria con 2 contenziosi per un valore di appena 3mila
euro, Valle d'Aosta con 2 contenziosi per un valore pari a
117mila euro, Basilicata con 2 contenziosi per un valore pari a
126mila euro, Friuli Venezia Giulia con 3 contenziosi per
372mila euro e, infine, Trentino Alto Adige con 4 contenziosi
per 493mila euro.
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