Oltre 168.000 tonnellate di
pneumatici fuori uso sono state raccolte su tutto il territorio
nazionale nel 2024 dalla società senza scopo di lucro Ecopneus.
Una quantità che, se disposta in fila, coprirebbe la lunghezza
di circa 840.000 campi da basket 3x3 o l'equivalente di 252.000
piscine olimpioniche.
Lo rende noto Ecopneus.
Più di 45.000 le richieste di prelievo esaudite presso gli
oltre 18.500 punti di rigenerazione serviti in tutta Italia.
Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legge,
calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi nel mercato
dalle aziende socie nell'anno solare precedente, la raccolta di
Ecopneus si attesta al 110% per il 2024, raggiungendo pienamente
gli obiettivi di raccolta straordinari fissati dal ministero
dell'Ambiente e della sicurezza energetica.
Il superamento del
target, del 10%, spiega la società, è stato possibile senza
incremento del contributo ambientale versato dal cittadino che
acquista uno pneumatico nuovo.
"Per il 2025, puntiamo a migliorare ulteriormente
l'efficienza nel sistema di raccolta anche nelle aree più
complesse" afferma ha Giuseppina Carnimeo, direttore generale di
Ecopneus. "Lavoreremo per rafforzare la collaborazione con
istituzioni e aziende, sensibilizzare l'opinione pubblica sul
valore della gestione responsabile dei Pfu e investire nello
sviluppo delle applicazioni per la gomma riciclata". I materiali
ottenuti dal riciclo trovano impiego dalle pavimentazioni
sportive ad alte prestazioni agli asfalti silenziosi e durevoli,
dagli isolanti per l'edilizia agli arredi urbani, fino al
recupero energetico.
Solo nel 2023 è stata evitata l'emissione di 297mila
tonnellate di Co2 equivalente, risparmiati 1,2 milioni di metri
cubi di acqua di ciclo di vita, generato un risparmio netto di
274mila tonnellate di risorse minerali e fossili. Benefici a cui
si aggiunge il risparmio per il Paese legato alla riduzione
delle importazioni di materiale vergine, per un valore di 81
milioni di euro.
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