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Meloni: 'Sul Pnrr si conferma il primato italiano'

Meloni: 'Sul Pnrr si conferma il primato italiano'

Foti: 'Attivato 92% del Pnrr, speso il 52% dei fondi avuti' . La Corte dei Conti: 'Obiettivi in linea ma con le criticità'. Le opposizioni: 'La premier riferisca in Aula'

ROMA, 27 marzo 2025, 19:50

Redazione ANSA

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"La sesta Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza conferma il primato europeo dell'Italia nella sua realizzazione, per numero di obiettivi conseguiti, per risorse complessive ricevute e per numero di richieste di pagamento formalizzate e incassate".

Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella premessa della Relazione.

"Il Governo, le Amministrazioni titolari, le Prefetture e tutti i soggetti attuatori continueranno a lavorare, con costanza e determinazione, per portare a compimento tutti gli investimenti e le riforme. Lo faremo con lo stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione che ci hanno permesso di diventare un modello in Europa nell'attuazione del Pnrr. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma i risultati raggiunti finora ci rendono orgogliosi e ci spronano a fare sempre meglio. Nell'interesse dell'Italia e degli italiani", ha aggiunto.

Tommaso Foti

 

Foti: 'Attivato 92% del Pnrr, speso il 52% dei fondi avuti' Dalla relazione del governo sullo stato di attuazione del Pnrr, "emerge che circa il 92% dell'intero Piano risulta attivato, in fase di attivazione o in chiusura, con una spesa in costante aggiornamento che si è attestata, al 31 dicembre 2024, a 63,9 miliardi di euro, superando il 52% delle risorse finora ricevute": lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, alla Cabina di regia. "Ora è il momento delle responsabilità" e il governo farà "il massimo sforzo per raggiungere gli obiettivi inseriti nelle ultime tre rate del Piano, anche attraverso un suo eventuale aggiustamento".

 

Corte dei Conti, obiettivi Pnrr in linea ma con criticità - La Relazione sullo stato di attuazione degli interventi Pnrr e Pnc esaminati nel 2024 dalla Corte dei conti "evidenzia che il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi è in linea con le previsioni, mentre permangono alcune criticità che richiedono attenzione costante e interventi mirati, soprattutto in vista della scadenza del Piano fissata a giugno 2026". Lo scrive la Corte dei Conti un una nota. Si evidenziano progressi per la digitalizzazione, la transizione ecologica e le infrastrutture mentre minore il progresso, sottolinea la Corte, legato a istruzione, inclusione e salute.

"Sul fronte finanziario, afferma la Corte, i dati della piattaforma ReGiS mostrano un rinvio di spese programmate per il biennio 2023-2024 pari a circa 2,4 miliardi di euro, con un conseguente incremento della spesa di 1,2 miliardi nel 2025 e 680 milioni nel 2026. La carenza di personale negli uffici di rendicontazione e controllo - si sottolinea ancora - ha prodotto un rallentamento sulle verifiche di spesa. Il mancato regolare aggiornamento dei dati sulla piattaforma ReGiS da parte di alcune amministrazioni coinvolte - causa di frequenti disallineamenti tra dati interni e ufficiali - rappresenta, inoltre, un elemento di criticità, soprattutto alla luce della recente normativa, che rafforza le responsabilità nella gestione degli obiettivi Pnrr".

Nel documento si evidenziano - si legge ancora - "i progressi raggiunti per le Missioni 1 (digitalizzazione), 2 (transizione ecologica) e 3 (infrastrutture e mobilità), con livelli di spesa tra il 37% e il 40% delle risorse assegnate (esclusi i crediti d'imposta). Minore il progresso legato, invece, alle Missioni 4 (istruzione), 5 (inclusione e coesione) e 6 (salute), che registrano un avanzamento della spesa pari, rispettivamente, al 25%, 14% e 27% dei finanziamenti destinati".

La Corte ha, infine, rimarcato "la particolare delicatezza del tema della sostenibilità della spesa corrente, soprattutto per gli enti locali, vista la necessità di garantire continuità e una gestione efficiente delle opere avviate attraverso una programmazione che assicuri un adeguato supporto finanziario nel medio-lungo periodo, ben oltre il termine del 2026"

 

 

A fronte delle parole della Corte dei Conti, tutti i gruppi di l'opposizione hanno chiesto che la premier Meloni venga in Aula alla Camera a riferire sullo stato di attuazione del Pnrr, anche a fronte di indiscrezioni di stampa sull'intenzione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di chiedere una proroga del termine del piano al 2027.

A intervenire sono stati parlamentari di Pd, M5s, Avs, Azione e Iv. "Chiediamo una informativa urgente - ha detto il Dem Piero De Luca - per chiarire la situazione del Pnrr: la presidente del Consiglio faccia una operazione trasparenza. Non è più tollerabile questa situazione, il governo ha il dovere di spiegare". 

"I dati presentati oggi dalla Corte dei Conti - ha detto De Luca - confermano l'urgenza di un'operazione verità sugli investimenti del Pnrr e sul rispetto della loro realizzazione, sia in termini di spesa che di tempistiche. Finora il governo ha agito nella totale mancanza di trasparenza, con ministri che hanno sempre negato i ritardi, smentiti ora in modo eclatante dalla relazione della Corte. Meloni deve riferire al più presto in Parlamento. Non è più accettabile che il governo continui a nascondere la realtà ai cittadini e alle istituzioni. La Presidente del Consiglio non può più sottrarsi al confronto: riferisca subito sullo stato reale del Piano e spieghi perché il governo continua a rallentarlo e immagina proroghe invece di garantire investimenti concreti e tempestivi per il futuro dell'Italia". "

La Corte dei Conti dice che ci sono ritardi" e così anche la Ragioneria, sottolinea il pentastellato Mauro Dell'Olio, "dopo che questo governo ha già fatto una operazione di revisione del Pnrr apprendiamo che il ministro ha deciso di chiedere un anno in più ma non sappiamo quello che succederà e abbiamo bisogno di saperlo. Non avete speso quel grande patrimonio che vi è arrivato".

"Ci preoccupano le notizie - ha evidenziato Francesca Ghirra di Avs - così come non sia arrivata la relazione sullo stato di attuazione del Pnrr che avremmo già dovuto discutere. Doveva essere una grande occasione per il nostro Paese dopo la tragedia della pandemia ma vediamo una mancanza di trasparenza: è davvero necessario che il governo nella persona della presidente venga qui a chiarire cosa sta succedendo: il fatto che 19 misure del piano siamo a rischio è preoccupante".

"L'Italia - ha detto Giulio Cesare Sottanelli di Azione - aspetta per essere competitiva e se non riuscissimo a spendere qui fondi sarebbe un ulteriore danno a questo Paese. Venga il governo a informare il governo ma soprattutto il Paese". "Anche noi ci associamo alla richiesta - ha detto Maria Chiara Gadda (Iv) - perché rischiamo di fare non debito buono ma debito cattivo per cui è bene che in quest'Aula si faccia un chiarimento sullo stato di avanzamento del Pnrr".

Replicando in aula, il sottosegretario all'Economia Federico Freni ha informato che "oggi è già calendarizzata la cabina di regia sul Pnrr e in conformità alla legislazione vigente verrà trasmessa al Parlamento sin dalla prossima settimana la relazione semestrale sullo stato di attuazione all'interno della quale tutte le risposte chieste potranno essere trovate con la chiarezza che la legge prescrive in questi casi". 

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