"Sta continuando una strage inaccettabile, ormai siamo alla media di tre morti al giorno sul lavoro.
È evidente che questo conferma la necessità di investire sulla salute e sulla sicurezza in modo molto più determinato, anche perché in molti casi si muore come succedeva tanti anni fa, cadendo da un ponte o dentro al vano di una ascensore. Qui esiste un doppio problema, sia il fatto che in molti casi siamo in presenza di lavoratori precari, in molti casi di un sistema di appalti, in molti di fronte a poca formazione".
Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine dell'Assemblea generale Cgil Emilia-Romagna.
"Allora credo che sia necessario vincolare maggiormente la formazione, perchè solo la formazione determina un elemento di prevenzione, e dall'altro lato serve investire ancora di più sugli enti che possono garantire la sicurezza", ha detto il segretario generale della Cgil.
"Quando parlo di formazione - ha aggiunto Landini - parlo anche di formazione degli imprenditori e quando parlo di investimenti non parlo solo di assunzioni all'ispettorato del lavoro, ma sto pensando anche a tutti i tagli che in questi anni sono stati fatti sulla sanità pubblica e sui servizi di medicina territoriale".
Per il leader della Cgil "se si dice come si fa ad intervenire per ridurre i morti sul lavoro, io dico ridurre la precarietà e cancellare il sistema degli appalti così come è stato costruito fino ad ora è la base. Poi - ha concluso - bisogna fare in modo che le imprese che non rispettano le norme siano messe nella condizione di non lavorare. E qui c'è anche un problema, come proponeva l'ispettorato del lavoro, di istituire sul piano giuridico delle Procure specifiche".
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