Via libera dell'Ecofin all'adozione della posizione del Consiglio sul RePower. "L'obiettivo è rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione diversificando le forniture energetiche e aumentando l'indipendenza e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione. In termini pratici, la proposta mira ad aggiungere un nuovo capitolo RePowerUe ai piani nazionali di ripresa e resilienza degli Stati membri dell'Ue nell'ambito del Next Generation Ue, al fine di finanziare investimenti e riforme chiave che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di RePowerUe", rende noto il Consiglio Ue.
Sul piano delle fonti di finanziamento l'Ecofin ha optato "per una combinazione di fonti: il Fondo per l'innovazione (75%) e la prealimentazione delle quote ETS (25%). L'obiettivo del Consiglio è quello di non interrompere il funzionamento del sistema Ets dell'Ue, garantendo al contempo un flusso di entrate credibile. Il Consiglio modifica il criterio di assegnazione introducendo una formula che tiene conto della politica di coesione, della dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili e dell'aumento dei prezzi degli investimenti", si legge nella nota sull'intesa raggiunta a Lussemburgo.
"Nella sua posizione, il Consiglio limita l'obbligo per gli Stati membri di presentare il capitolo REPowerUe solo ai casi in cui desiderano richiedere un finanziamento aggiuntivo del Recovery sotto forma di prestiti, sostegno a fondo perduto da nuove entrate o nuove risorse trasferite da programmi di gestione condivisa e quindi non aggiornamenti al rialzo del contributo finanziario massimo. Inoltre, il Consiglio consente di includere nell'apposito capitolo RePowerUe le misure della decisione di esecuzione del Consiglio che non sono più realizzabili in caso di aggiornamento al ribasso del giugno 2022 del contributo finanziario massimo. Inoltre, il Consiglio chiarisce che gli Stati membri potranno richiedere il sostegno di un prestito fino al 31 agosto 2023", si legge ancora.
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