L'aumento dei prezzi energetici è "una 'tassa' sulla nostra economia che non è possibile rinviare al mittente e che non può essere eliminata attraverso vane rincorse tra prezzi e salari", e in questo "resta cruciale la responsabilità delle parti sociali": lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nella lectio magistralis su Inflazione e politica monetaria, organizzata dall'associazione Ugo La Malfa.
Visco riflette anche che "i tassi di riferimento della politica monetaria, che nell'area dell'euro erano stati ridotti su valori straordinariamente bassi per rispondere alle ripercussioni economiche delle gravi crisi economiche e finanziarie registrate negli ultimi dieci anni, sono ancora al di sotto del livello coerente con il raggiungimento del nostro obiettivo di inflazione nel medio termine. La necessità di continuare l'azione restrittiva è quindi evidente, anche se le ragioni per attuare un approccio meno aggressivo stanno guadagnando terreno".
Secondo Bankitalia, "non è opportuno contare sull'imposta da inflazione per contenere il peso del debito pubblico sull'economia: non si può che procedere con continuità con le riforme e gli investimenti così che il potenziale di crescita tragga vantaggio dalle risorse oggi disponibili per il Pnrr, mostrando al contempo prudenza e responsabilità sul fronte delle pubbliche finanze".Il governatore di Bankitalia Ignazio ViscoBce: Visco, rialzo tassi sia graduale, alta incertezza
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