La Cina chiede agli Stati Uniti di "mettere fine agli attacchi ingiustificati" a TikTok. E' quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, sull'ipotesi di richiesta dell'amministrazione americana del presidente Joe Biden ai proprietari cinesi di TikTok, ByteDance, di vendere le loro quote oppure di far fronte al divieto della popolare app di video-sharing negli Stati Uniti.
  L'aut aut del governo Biden è stato rivelato dal Wall Street Journal, citando alcune fonti. ByteDance è stata fondata nel 2021 da Zhang
Yiming, Liang Rubo - l'amministratore delegato dell'azienda - e altri soci. Secondo quanto riferito dai manager di TikTok, il 60% delle azioni di ByteDance è controllato da investitori globali, il 20% dai suoi dipendenti e un altro 20% dai suoi fondatori, che comunque hanno maggiori diritti di voto.
  "Finora gli Stati Uniti non sono riusciti a produrre le prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale degli Stati Uniti", ha affermato Wang Wenbin nel briefing quotidiano, invitando Washington a "smettere di diffondere informazioni false e a smettere di sopprimere irragionevolmente le aziende interessate".
  TikTok ha confermato nel frattempo le anticipazioni di stampa secondo cui i funzionari statunitensi l'avevano esortata a
separarsi dalla holding cinese ByteDance per evitare un divieto nazionale.
  E nel frattempo il governo Tory britannico di Rishi Sunak ha deciso la messa al bando di Tik-Tok dagli smartphone usati per lavoro dai funzionari pubblici, così come già fatto dalla Commissione Ue e da più di metà degli Stati degli Usa. E' quanto riporta la Bbc, anticipando una comunicazione attesa in Parlamento da parte del ministro Oliver Dowden.