I porti italiani nel 2023 hanno
movimentato 474,4 milioni di tonnellate di merce, con un calo
del 3,2% rispetto al 2022. In particolare è cresciuto il
traffico ro-ro (+0,24%) mentre calano container (-3,6%), rinfuse
solide (-15%) e liquide (-1%). Sono invece aumentati i
passeggeri (+16,3%) a 70,8 milioni e in particolare i
crocieristi (+48%) a 11,4 milioni. I dati sono contenuti nel
report pubblicato da Assoporti e Srm: "Port Infographics Update
2024".
Per quanto riguarda le dinamiche internazionali, è calato il
traffico container in 10 dei primi 15 porti europei (classifica
guidata da Rotterdam, in cui l'unico porto italiano è Gioia
Tauro), mentre Tanger Med (Marocco) e Ambarli (Turchia) crescono
invece a doppia cifra, rispettivamente del 13,4 e del 10,6%.
Nel report anche la transizione green: il 49,5% del tonnellaggio
di navi attualmente in ordine nei cantieri navali nel mondo
prevede un'alimentazione con combustibili alternativi, in
prevalenza Gnl e metanolo. E al 2030 il 25% della flotta navale
complessiva in mare sarà alimentata con carburante alternativo.
Infine, resta basso il numero delle donne impiegate nelle
imprese marittime, solo 6 su 100 (1.269 su 20.123 dipendenti).
Va meglio nelle autorità di sistema portuale, dove quasi il 50%
è donna, ma la governance è ancora maschile.
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