"I porti della Spezia e Marina
di Carrara sono parte integrante di un'area economica unica.
Confindustria La Spezia ritiene che sarebbe dannoso, forse
soprattutto per il porto di Marina di Carrara, tornare a vecchie
divisioni ampiamente superate nella realtà dei fatti". E' questa
la posizione di Confindustria La Spezia affidata a una nota che
esprime la posizione di Via Don Minzoni in merito alla ventilata
ipotesi di accorpare il porto apuano all'Adsp del Mar Tirreno
Settentrionale con Livorno e Piombino.
La proposta viene dal gruppo leghista al consiglio regionale
toscano, ma ha trovato anche i voti della maggioranza.
"Confindustria La Spezia, in questi ultimi giorni di campagna
elettorale per il rinnovo della presidenza della Regione
Liguria, aveva deciso di astenersi dall'esprimere pubblicamente
le proprie valutazioni in merito alla proposta. Ma ritiene
doveroso rimarcare che, in un'epoca di grandi e repentini
cambiamenti come quella in atto, è necessario avere la capacità
di superare i condizionamenti della logica dei campanili e dei
confini amministrativi". Dal 2016, data della creazione
dell'Adsp del Mar Ligure Orientale, "l'aumento dei traffici e
l'uscita dalla monocultura del marmo per il porto di Marina di
Carrara si è potuta realizzare tramite una stretta
collaborazione e osmosi fra le due realtà portuali e fra
imprenditori aventi punti di contatto e interessi in comune
molto più frequenti, anche per vicinanza geografica, rispetto
alla realtà di Livorno - sottolinea la Confindustria spezzina -.
Non ci si può limitare a considerare solamente le attività
legate al porto mercantile, ma si deve ampliare anche alle
attività della nautica e delle costruzioni dei super yacht. La
provincia della Spezia e quella di Massa Carrara hanno visto
consolidarsi la presenza in entrambi i territori degli stessi
leader mondiali nel comparto della costruzione dei super yacht e
sarebbe illogico e sicuramente dannoso per questo importante
comparto produttivo dividere le due realtà".
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