L'Italia, rispetto al passato, oggi
"ha una strategia nazionale dati per la pubblica
amministrazione. La collaborazione con la presidenza del
consiglio avviata un anno e mezzo fa, che sicuramente andrà
avanti col nuovo governo, ci consentirà da qui al 2026 di creare
un ecosistema, che darà una spinta in avanti al paese". Lo
afferma il Cio dell'Istat, Massimo Fedeli, intervenendo
all'Analytic Bootcamp di Deloitte.
"Ci siamo dati una strategia nazionale dati che tende a definire
degli standard per l'interoperabilità del dato - spiega -.
Questo è necessario per la realizzazione dei servizi a cittadini
e imprese", spiega Fedeli, aggiungendo che, "utilizzando un
finanziamento del Pnrr, si conta di avere ottimi risultati nel
2026". Più nel dettaglio saranno create due piattaforme per
l'interoperabilità del dato: la piattaforma digitale nazionale
dati (sviluppata con PagoPa) e il Catalogo nazionale dati, che
sta sviluppando l'Istat. Si tratta di "due tasselli per
l'interoperabilità dei dati verso l'Europa e quindi per aderire
al progetto del 'single digital gateway' che porterà alla
digitalizzazione dei processi amministrativi".
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