"Un consulente del lavoro, nella
propria attività professionale e amministrativa, è sempre
guidato da un grande spirito di servizio, mirato al
miglioramento del sistema. È questo il vero motivo per cui ho
accettato nel 2020 la proposta di entrare nel Cda dell'Inps,
rinunciando, nel contempo, totalmente ai compensi previsti per i
consiglieri. Dopo due anni e mezzo di intensa collaborazione, ho
già ufficializzato che farò un passo indietro, nel corso della
prossima riunione del Cda. E non certo per motivi di
incompatibilità, o di altri impedimenti legali, ma perché in
questo momento ritengo sia opportuno lasciare spazio all'impegno
di altri". Con queste parole Rosario De Luca, presidente della
Fondazione studi dei consulenti del lavoro e marito di Marina
Calderone, presidente del Consiglio nazionale della stessa
categoria professionale e probabile futuro ministro del Lavoro,
annuncia l'uscita dal Consiglio di amministrazione dell'Istituto
di previdenza pubblico.
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