Un mese o anche di più per avere
'un'autocertificazione vidimata' da parte della soprintendenza e
poter spedire i propri mosaici artistici, sempre molto richiesti
in tutto il mondo, già pagati dal cliente, senza incappare in
problemi alla dogana. È un tempo eccessivo e irragionevole
quello che gli artigiani del mosaico fiorentino, associati a
Confartigianato Imprese Firenze, devono attendere per avere
un'autocertificazione che deve essere comunque vidimata. Alcuni
di loro si sono trovati anche dover rinunciare agli ordini
temendo di non avere il permesso in tempo per soddisfare il
cliente. E' quanto evidenziato, in una nota, da Confartigianato
Firenze.
A spiegare nel dettaglio le peripezie per
l'autocertificazione vidimata è Daniele Traversari della storica
bottega Fratelli Traversari: "Nel nostro lavoro molto spesso
spediamo all'estero, in area extra Ue e dobbiamo corredare la
spedizione con un'autocertificazione contenente i dettagli
dell'opera, con foto, non solo fronte ma ora anche retro. Questa
nostra autocertificazione deve poi essere vidimata dalla
Soprintendenza che, come abbiamo scoperto, non ha nemmeno la
firma digitale, oramai richiesta pressoché a tutti gli
imprenditori e professionisti, e quindi tutto deve essere fatto
di persona e con carta, con aggravio di costi e soprattutto di
tempi. Io stesso - racconta - ho portato un'autocertificazione
il 22 settembre, è stata protocollata il 10 ottobre per essermi
riconsegnata solo mercoledì 19. È chiaro ed evidente che in un
contesto già difficile questo ci fa male".
Conferma i tempi di attesa problematici per ogni ordine Catia
Scarpelli di Scarpelli Mosaici: "Se tutto va bene il cliente,
che ha già pagato in bottega, deve attendere almeno un mese e
mezzo, ma è un tempo stretto, tra l'autocertificazione vidimata
e la successiva spedizione, che non parte proprio senza quel
documento e che può comunque avere intoppi; non dimentichiamo la
dogana, inoltre, che talvolta tiene ferma la merce, anche un
mese. E così i tempi slittano dal mese e mezzo fino ai tre". "È
inutile lamentarsi che ci sono sempre meno artigiani a Firenze
se poi gli enti fanno di tutto per ostacolarli: il nostro
artigianato muore anche per la troppa burocrazia. Dopo i
problemi nelle esportazioni con le chiusure e la guerra,
bisognerebbe venire incontro alle imprese artigiane come quelle
del mosaico fiorentino", afferma Alessandro Sorani, presidente
di Confartigianato Firenze, che nel giugno scorso ha scritto
alla Soprintendenza chiedendo chiarimenti.
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