(ANSA) - ROMA, 09 GEN - "Le stime dalla banca dati Excelsior
annunciano che da qui al 2026 mancheranno nel sistema moda
nazionale tra gli 80 e i 90mila lavoratori. Si parla di circa
10.000 addetti necessari nel breve termine per via del turnover
del personale in uscita causa pensionamento, con ulteriore
necessità di addetti per i posti in via di creazione sull'onda
del processo di innovazione ed evoluzione del settore". E' Cna
Federmoda a lanciare in una nota un grido di allarme
sull'occupazione in calo nel settore moda e sulla necessità di
fare formazione.
Cna Federmoda ha sviluppato un'analisi sul tema in una
riunione di presidenza dedicata in cui l'attenzione si è
concentrata sui processi di aggregazione in corso,
sull'evoluzione dei consumi e sulle problematiche legate alla
formazione e alle politiche per l'occupazione. Il tema
dell'attrazione dei giovani all'interno del sistema produttivo è
apparso tra i prioritari. "Occorre una forte azione di
promozione del Made in Italy affinché i mestieri della moda
diventino attrattivi" è stato ribadito. La situazione attuale
evidenzia che "l'incrocio di alcuni fattori, tra i quali il
pensionamento delle persone attualmente occupate e le figure
mancanti o introvabili perché ancora da formare, detta i termini
dell'attuale emergenza. Senza un'azione immediata, si parla di
un sistema industriale e imprenditoriale carente di futuro: il
rischio è la perdita del valore del know how che rende il made
in Italy un'eccellenza a livello globale. Il calo di competenze
artigianali nelle aziende di moda rappresenta un elemento che
richiede una attenta gestione, sia in termini di passaggio
generazionale che in termini di attrattività del settore:
decisivo è l'aspetto della formazione e il coordinamento tra
domanda e offerta". (ANSA).