(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Ripartirà domani pomeriggio, dopo la
pausa parlamentare dovuta alle elezioni regionali nel Lazio e in
Lombardia, in Commissione Giustizia al Senato, l'esame del
disegno di legge sull'equo compenso per le prestazioni dei
liberi professionisti.
Nei giorni scorsi, durante un convegno promosso dall'Aiga
(Associazione italiana giovani avvocati), a Milano, la relatrice
del provvedimento, la senatrice della Lega Erika Stefani, aveva
messo in evidenza l'intenzione della maggioranza di procedere
celermente al varo dell'iniziativa legislativa sulla giusta
remunerazione dei lavoratori autonomi, identica a quella che,
nella passata Legislatura (nel luglio del 2022), aveva sfiorato
l'approvazione definitiva nell'Aula di palazzo Madama, prima
della caduta del governo guidato da Mario Draghi. Il testo,
frutto dell'unificazione di proposte normative di FdI e della
Lega, ha ricevuto il via libera dell'Assemblea della Camera,
senza modifiche e all'unanimità, il 25 gennaio scorso. Fra i
capitoli salienti del disegno di legge del centrodestra c'è
l'obbligo di corrispondere emolumenti congrui per le imprese
bancarie e assicurative (e loro controllate e mandatarie),
nonché per le aziende con più di 50 dipendenti, o con un
fatturato di oltre 10 milioni di euro, nell'anno precedente al
conferimento dell'incarico al professionista. Il testo sull'equo
compenso dispone, inoltre, che gli accordi "al ribasso" sono
nulli, così come qualsiasi patto che vieti al professionista di
pretendere acconti in corso d'opera e che attribuisca al cliente
"vantaggi sproporzionati". (ANSA).